(ANSA) - ROMA, 14 OTT - "Ancora una volta il Governo fa leva
sulle alte competenze dei professionisti per efficientare la
Pubblica amministrazione senza prevedere per loro il giusto
compenso, ma richiedendo una prestazione a titolo gratuito",
come "accade con la pubblicazione il 28 settembre scorso
dell'avviso pubblico del ministero dello Sviluppo Economico per
la ricerca di 21 esperti di alto livello" che si occupino di
elaborare un 'Libro bianco sul ruolo della comunicazione nei
processi di trasformazione digitale'. Parola della presidente
del Cup (Comitato unitario delle professioni) Marina Calderone,
a proposito dell'avviso pubblico del dicastero guidato da
Stefano Patuanelli. E ricorda, così come il vicepresidente del
Consiglio nazionale dei commercialisti Giorgio Luchetta, che
"come già accaduto in passato - lo scorso febbraio per la
commissione d'inchiesta sul sistema bancario - si punta
nuovamente sulla gratuità del contributo tecnico-scientifico che
i professionisti possono fornire - in questo caso in ambito
tecnologico, imprenditoriale, giuridico e scientifico per
elevare il ruolo della comunicazione nei processi di
trasformazione digitale della Pubblica amministrazione e delle
imprese - grazie all'elevata qualità delle loro specializzazioni
professionali", dice Calderone. Per il numero due dei
commercialisti, "l'avviso pubblico del Mise dimentica le norme
sull'equo compenso. La politica, dopo aver mostrato importanti
aperture negli ultimi anni esprimendosi in maniera pressocché
unanime a favore di un ulteriore rafforzamento delle norme a
tutela della giusta retribuzione dei professionisti, ha ancora
una volta lasciato cadere il tema nel dimenticatoio", chiosa
Luchetta. (ANSA).