(ANSA) - ROMA, 28 OTT - "L'approvazione del disegno di legge
Manfredi è un segnale davvero importante, perché vuol dire che
Governo e Parlamento stanno puntando in concreto sul futuro del
Paese, sui giovani e sulla loro formazione". Così il presidente
del Consiglio nazionale dei periti industriali Giovanni Esposito
commenta l'approvazione oggi da parte dell'Aula del Senato,
all'unanimità e in via definitiva, del disegno di legge che
introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari
abilitanti accogliendo, tra l'altro, diverse richieste avanzate
dalla categoria. "Il via libera al testo rappresenta per noi un
segnale importante per ridisegnare finalmente un quadro
normativo più coerente tra il sistema formativo e quello delle
professioni. Una necessità del sistema Paese nel suo complesso e
non di una categoria professionale. Per questo ringrazio l'ex
ministro dell'università Gaetano Manfredi per la lungimiranza
con cui ha costruito un provvedimento che guarda al futuro dei
nostri giovani e il relatore Manuel Tuzi che durante la prima
lettura del testo alla Camera ci ha assicurato un confronto e un
dialogo costante", aggiunge. "Rendere abilitanti le lauree
professionalizzanti che prevedono l'accesso alla professione di
perito industriale laureato, le classi di laurea
professionalizzante in professioni tecniche per l'edilizia e il
territorio (classe LP-01), in professioni tecniche agrarie,
alimentari e forestali (classe LP-02) e in professioni tecniche
industriali e dell'informazione (classe LP-03), significa che la
formazione maturata durante il corso di studi universitari
diventerà più corrispondente alle conoscenze e alle abilità che
dovrà possedere il professionista. Ma significa, anche, aver
costruito un percorso che va davvero nella direzione della
modernizzazione, del rilancio e della ripresa del Paese,
garantendo una veloce collocazione dei nostri giovani in quelle
aree strategiche del mercato dove serviranno tecnici
qualificati, chiamati a svolgere tutte quelle attività in cui
dovranno concretizzarsi gli investimenti del Piano di ripresa e
resilienza. A questo punto", ha chiuso Esposito, "toccherà a
noi, a tutte le categorie professionali che potranno, se
vorranno, completare e attuare, come prevede lo stesso disegno
di legge una riforma delle professioni tecniche coerente con le
evoluzioni in atto, eliminando le sovrapposizioni di competenze
e di ambiti professionali simili", termina la nota dei
professionisti. (ANSA).