Tre sorelle, Arianna, Debora ed Elisabetta, ognuna impegnata a gestire una casa di riposo. Poi la quarta, Giorgia, che coordina le attività infermieristiche. A contraddistinguerle e unirle ci sono l’umanità e il senso dell’ospitalità, che trasforma le residenze del gruppo Le Molette, situate a pochi chilometri da Roma, in veri e propri focolai domestici. “Perché – spiegano le titolari - gli anziani hanno bisogno prima di tutto di calore umano”.
Tre strutture situate nei dintorni di Roma (tra Capena, Fonte Nuova e Ponzano Soratte) per ospitare anziani, autosufficienti e non. Con personale infermieristico e socio-assistenziale dedicato. Due sono note come Residence Le Molette e l’altra come Villa Marisa. A gestire le case di riposo del gruppo Le Molette, con il valido aiuto di Marina, sono tre sorelle, Arianna, Debora ed Elisabetta. Più una quarta, Giorgia, che coordina le attività infermieristiche. Lo fanno dagli anni 80, ovvero da quando è nata la prima struttura.
L’idea era ed è ancora oggi prendersi cura dell'anziano a 360°, grazie ad un'assistenza alla persona altamente qualificata, supportata da figure come il medico, il fisioterapista, lo psicologo e il geriatra, che sono presenti costantemente con visite in genere settimanali. Ma soprattutto grazie ad un approccio che fa sentire gli anziani “a casa loro”. “Attualmente – spiega una delle titolari, Debora - ospitiamo più di 60 persone tra le tre strutture, perché ci teniamo a conservare una dimensione familiare”. Un approccio che passa attraverso la semplicità dei luoghi, studiati per consentire socializzazione e vivibilità anche ad anziani non autosufficienti. “Tra i nostri servizi, oltre alle mediche specialistiche in sede, con professionisti esterni di nostra fiducia, ci sono anche assistenza religiosa e servizi legati alla cura della persona in generale, come può essere il podologo o il parrucchiere. Per noi – aggiunge Debora - è fondamentale essere in grado di garantire all’anziano che ospitiamo, in qualsiasi condizione si trovi, il miglior stato di benessere possibile, a livello clinico e psicofisico”.
In una società che invecchia sempre di più, talvolta male e precocemente, vista la crescente diffusione di malattie spesso difficili da gestire tra le pareti domestiche, il gruppo Le Molette rappresenta non una semplice residenza, ma un vero e proprio supporto, anche temporaneo, alle famiglie. Una iniezione di serenità per l’anziano e per chi lo circonda. Gli ambienti curati ed accoglienti sono pensati in quest’ottica, a partire dai giardini che consentono agli ospiti che possono e vogliono, di passeggiare apprezzando i profumi della campagna romana e delle terre della Sabina. Gli anziani ospitati sono accuditi giorno e notte dal personale e allietati da attività ludico-ricreative come la musica, che consente di stimolare in modo piacevole la sfera emotivo-affettiva anche di chi è colpito da Alzheimer o Parkinson. “C’è uno spazio pensato per ogni tipo di esigenza dell'ospite, da quelle legate alla quotidianità, mediche ed assistenziali, a quelle psicofisiche. Una volta al mese da noi, ad esempio, viene una cantante che si dedica agli ospiti riproponendo loro vecchi brani musicali, spesso familiari ad un anziano, nel ritmo e nella melodia . Perché – conclude Debora - crediamo che il valore dell’ospitalità passi, non solo attraverso la cura del corpo, ma anche dello spirito e grazie all’affetto che possiamo regalare”.