Un delitto premeditato "con
inquietante meticolosità", probabilmente da giorni, con
sopralluoghi e annotando tutto in quello che ha definito "il
cronoprogramma dei lavori" ("pulizia...acqua bollente...
candeggina... soda..ecc"). Antonio De Marco, affermano gli
inquirenti, è sempre stato "guardingo e attento", come ha
dimostrato sabato scorso quando si è insospettito di alcuni
carabinieri in borghese che lo stavano sorvegliando. Eppure, le
cautele non sono bastate e sono stati proprio alcuni errori
commessi che lo hanno fatto scoprire.
A cominciare dalla mascherina nera che indossava all'andata,
persa sul luogo del delitto e che non ha più potuto indossare
durante la fuga.
Fuga durante la quale l'assassino era convinto di non essere
ripreso dalle telecamere, cosa che invece non è avvenuta,visto
che i carabinieri sono riusciti a ricostruire quasi l'intero
itinerario, sia all'andata (quando l'infermiere indossava la
mascherina) che al ritorno. Proprio dalle immagini registrate
dai circuiti di sorveglianza di negozi e abitazioni alcuni
testimoni sono riusciti a identificare il giovane che avevano
visto accoltellare i due fidanzati con l'uomo che si allontanava
dall'immobile.
Un altro errore commesso è stato quello di aver cancellato
dalla sua rubrica telefonica, subito dopo il delitto, il nome
del giovane arbitro ucciso, ma forse il più grave è stato la
perdita di cinque fogli ripiegati con il piano del delitto: lì
De Marco aveva descritto il percorso da seguire, le modalità e
l'arma del duplice omicidio. I carabinieri li hanno trovati nel
piazzale antistante il condominio dove Daniele De Santis e
Eleonora Manta sono stati uccisi ed hanno confrontato il testo
manoscritto dei foglietti con le firme di De Marco apposte sulla
domanda di rilascio della patente e sulla carta d'identità. Una
esperta grafologa ha evidenziato "ambiti di compatibilità
accentuati". Non solo: il percorso ricostruito dalle immagini
delle telecamere era "inequivocabilmente compatibile" con quanto
riportato in uno dei cinque foglietti manoscritti: "Scendo dalla
fermata attraversi e ri-attraversi in diagonale poco prima del
bar in via V. Veneto c'è il condominio a dx a fine strada
attento di fronte passare velocemente sul muro a sx".
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