"Noi abbiamo regalato a questa
bellissima città un sogno e lo stavamo realizzando. L'odio e gli
interessi di parte non vinceranno". Si sfoga così il sindaco di
Taranto Rinaldo Melucci dopo le dimissioni irrevocabili
presentate da 17 consiglieri, tra cui pezzi della maggioranza
che sostenevano la coalizione di centrosinistra, che determinano
lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. "Quello che è
avvenuto oggi - aggiunge - tutta la città e tutto il Paese lo
hanno visto e compreso bene. Qui non c'entra la politica, qui
non si tratta di trovare un equilibrio nella compagine
amministrativa, queste persone avevano tutto, assessori,
presenze nelle società partecipate, incarichi di sottogoverno,
tutta la disponibilità del sindaco, persino quella del
governatore e della coalizione di centrosinistra".
Le dimissioni sono state presentate dalla minoranza di
centrodestra e da esponenti moderati del centrosinistra.
"Taranto - osserva Melucci - non meritava un costoso
commissariamento, neppure nei pochi mesi che ci separano dal
voto. Ora vigileremo perché tutti i cantieri, le iniziative e i
progressi che abbiamo messo in programmazione per i prossimi
mesi non subiscano una battuta di arresto troppo forte". "Anche
se - conclude - quasi certamente si fermerà l'agenda dei Giochi
del Mediterraneo, di SailGP 2022, della Biennale del
Mediterraneo, soprattutto dei fondi per la Transizione Giusta
Ue. Quei 17 consiglieri ne saranno gli indiscussi responsabili.
E torneremo a sottoporci al giudizio dei cittadini".
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