"È vero che un sindaco, in ogni
situazione, nell'interesse della propria comunità, deve saper
sopportare sbavature nei toni e dichiarazioni sovrabbondanti ma
ciò che non può consentire è che un incontro così delicato
diventi occasione per determinare anticipatamente, e a mezzo
stampa, un vero e proprio sovvertimento delle sentenze. Infine
sull'avvertimento di azioni ai miei danni, da parte del legale,
preferisco non replicare perché credo appartenga a quelle cose
che si commentano da sole". Lo afferma il sindaco di Bari,
Antonio Decaro, in una nota in cui chiarisce la posizione del
Comune in merito alla decisione di annullare l'incontro con i
proprietari del teatro Petruzzelli, fissato per oggi, e risponde
alla lettera inviatagli oggi da uno dei legali della famiglia
proprietaria , l'avvocato Ascanio Amenduni.
"La sofferta e ponderata decisione di annullare l'incontro di
oggi - spiega Decaro - segue esclusivamente le numerose prese di
posizione pubbliche dei legali che, seppur pronunciate da questi
ultimi, fino a prova contraria si devono attribuire alle parti
stesse. Tali dichiarazioni pubbliche, per quel che mi riguarda,
non sono compatibili con lo spirito che sottendeva la mia
volontà di un incontro per quanto possibile scevro da
condizionamenti. Non le ritengo accettabili nelle forme e nei
modi perché propongono di cancellare, per i soli privati, gli
effetti negativi delle sentenze e precostituiscono e consolidano
posizioni che non portano nella direzione auspicata di una
serena prospettiva di ricomposizione degli interessi in campo".
La "missiva di uno dei legali degli eredi Petruzzelli,
recapitata questa mattina presso il Comune di Bari e diffusa
alla stampa" aggiunge ancora Decaro, "richiede alcune
precisazioni, nella speranza che siano le ultime". "Francamente
- afferma - mi sfugge il motivo dell'invito, contenuto nella
nota, ad evitare 'conflitti personali' e superare 'risentimenti
personali' che avrebbero minato il dialogo". "Ci tengo a
sottolineare - conclude - che l'attività di un sindaco non può e
non deve cedere mai a nessuna tentazione di polemizzare per
fatti personali. Cosa che non è certamente accaduta in questo
caso e non accadrà mai nello svolgimento del mio ruolo
istituzionale".
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