Sono il simbolo della cultura
musicale pugliese che si è conservata grazie alla passione
trasmessa di generazione in generazione. Sono il sinonimo di
allegra festa oppure di richiamo alla spiritualità. Sono le
bande celebrate nella terza edizione del festival nazionale a
loro dedicato e ospitato dalla città di Molfetta, nel Barese. La
rassegna, che terminerà il prossimo 7 dicembre, è organizzata
dall'Associazione nazionale bande da giro (Anbg) che ha inserito
nel programma non solo incontri, concerti di bande provenienti
da Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata e Santa sede
con l'esibizione questa sera della banda della Gendarmeria
vaticana, ma ha previsto anche un concorso di composizione per
banda aperto a compositori di qualsiasi nazionalità ed età.
Dell'importanza delle bande si è discusso nel convegno che ha
aperto l'edizione 2023 e incentrato sul loro futuro. "La banda è
una comunità viva e noi vogliamo valorizzare la tradizione e
allo stesso tempo l'innovazione" oltre alla "capacità di
rinnovarsi sempre", ha detto nel suo intervento Loredana Capone,
presidente del Consiglio regionale pugliese spiegando che "la
tradizione" è tutelata "attraverso il museo che con la nostra
legge riprende e digitalizza gli sparititi che hanno costruito
in tutti questi anni l'identità dei nostri comuni".
Il festival rappresenta una tappa del percorso disegnato per
ricordare che le bande non sono formazioni musicali di serie B
ma che sono composte da musicisti che hanno un'ampia conoscenza
della tradizione musicale pugliese, di spartiti che affondando
le note in tempi lontani e che con la loro tradizione appaiono
contemporanee. Il festival celebra le bande anche con un piatto,
pensato dall'associazione 'Tipica Puglia', fatto da ingredienti
poveri: cavatellini integrali con ceci e sgombro aromatizzato al
formaggio dei poveri ovvero pane raffermo saltato in padella con
aglio e scarti di sgombro.
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