Il sindaco di Taranto Rinaldo
Melucci ha revocato la nomina a direttore generale del Comune, a
Carmine Pisano, coinvolto in una inchiesta della procura di
Taranto che riguarda l'affidamento della gestione dei servizi
cimiteriali. Una decisione, spiega una nota del Municipio,
assunta "per consentirgli la gestione, in tutta serenità, della
vicenda giudiziaria". La revoca, cosi come specificato nel
relativo provvedimento, "non ha carattere assolutamente
sanzionatorio, quanto piuttosto è stata ritenuta concordemente
opportuna nell'interesse delle parti coinvolte ed a tutela
dell'immagine di imparzialità dell'amministrazione".
Nel dare atto "dell'ottimo lavoro fin qui svolto", si
aggiunge, dal dirigente Pisano "anche nella sua veste di
direttore generale, il sindaco si è detto fiducioso sul prezioso
lavoro che la magistratura andrà a svolgere per fare la dovuta
chiarezza sull'intera vicenda giudiziaria".
La procura aveva chiesto per Pisano gli arresti domiciliari, ma
il gip ha respinto l'istanza, impugnata dal pm titolare
dell'inchiesta, Francesco Ciardo, è al vaglio del Tribunale del
riesame (la camera di consiglio è fissata per il 18 gennaio).
L'ex direttore generale del Comune è indagato in qualità di
componente della commissione aggiudicatrice che assegnò alla
cooperativa Kratos un appalto da 7 milioni di euro per i servizi
cimiteriali. L'inchiesta è sfociata il 28 dicembre scorso
nell'esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare, una in
carcere e sette ai domiciliari, tra dipendenti del Comune e
persone appartenenti alla società cooperativa sociale, accusate
a vario titolo di turbata libertà degli incanti e corruzione.
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