"Questi episodi nel 2024 sono
inaccettabili. Condizionare l'elezione politiche, prendere un
voto per 30 euro, sfruttare il disagio sociale, è
inaccettabile". Lo ha dichiarato a Brindisi il deputato e
coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle, Leonardo
Donno, a margine della conferenza stampa convocata dai
rappresentanti territoriali del M5S, parlando dell'ipotesi di
una presunta compravendita di voti durante le amministrative che
si sono svolte nel capoluogo messapico nel maggio del 2023. Del
presunto voto di scambio si parla nell'ordinanza di custodia
cautelare notificata il 17 settembre scorso a cinque persone
nell'ambito di un'inchiesta sui furti d'auto. Ricostruendo il
profilo di uno dei cinque indagati, Vincenzo Corsano, negli atti
si fa riferimento alla circostanza che il 53enne si sarebbe
adoperato "nel procurare dei voti da parte di cittadini non
meglio identificati, previo compenso di danaro pari a circa 30
euro per preferenza". Non si conosce - emerse sempre dalgi atti
- né chi avrebbe commissionato il procacciamento dei voti né chi
sarebbe stato il destinatario.
A margine della conferenza stampa è intervenuto anche il
capogruppo del M5S in consiglio comunale a Brindisi, Roberto
Fusco, candidato della coalizione progressista alle
amministrative del 2023: insieme ai pentastellati c'era anche il
Pd. "Il presidente Conte sta seguendo la vicenda e valutando
anche gli effetti di quello che sta accadendo e si potrà
scoprire. Nell'immediatezza - ha informato Fusco - ci sarà,
anche dal Partito Democratico, un'interrogazione parlamentare".
"Da Brindisi parte una battaglia che deve essere nazionale e
deve riguardare tutti perché è in pericolo la democrazia,
altrimenti andrà a votare alla fine solo il 20% delle persone.
Ed il 20% delle persone è 'facile' da guidare con il denaro e
promesse di assunzioni. Già - ha concluso il rappresentante del
M5S -solo la promessa, in una situazione di disperazione,
provoca la distorsione del voto".
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