Combattere l'Alzheimer e
sensibilizzare su un vuoto che colpisce le famiglie, anche con
la bellezza del teatro. Uno spettacolo made in Marche che non
parla solo della malattia ma delle conseguenze che comporta ai
malati e ai loro famigliari e caregivers: "Intorno al vuoto",
regia di Giampiero Rappa, nato da un'idea dell'attrice Paola
Giorgi, che insieme all'attore e regista teatrale Saverio
Marconi ha messo insieme la squadra, racconta una storia d'amore
e consapevolezza che punta a creare bellezza sia pure a fronte
di un evento drammatico. Giorgi interpreta Carol, 50enne docente
universitaria di psicologia, colpita dalla malattia mentre
attorno a lei ci sono il marito Paul (Giampiero Fogacci) e la
figlia Liz (Fabiana Pesce). Tre anime che vagano intorno alla
memoria, nel disorientamento della madre che piomba nell'inferno
dell'Alzheimer, in una realtà sfuocata dove tutto è impalpabile,
in una scena non realistica dove sono assenti elementi che
rimandano alla quotidianità di una vita borghese.
"Intorno al vuoto", scritto da Benedetta Nicoletti, è una
produzione indipendente di Bottega Teatro Marche e Tieffe Teatro
Milano, sostenuta dalla Regione Marche attraverso il Bando
Cultura e dall'Assemblea legislativa delle Marche con il
patrocinio scientifico dell'Inrca. Lo spettacolo, che ha vinto
anche il Premio Impronta d'impresa della Camera di Commercio
Marche, supportato anche dall'associazione Alzheimer Marche,
debutterà il 23 marzo al Teatro Piermarini di Matelica
("residenza di allestimento", ha precisato Giorgi) prima di
intraprendere un percorso nei teatri delle principali città
italiane. Tra marzo e aprile, in scena anche a Treia,
Sassoferrato, Ascoli, Senigallia. La rappresentazione, durata di
circa un'ora e dieci, tratta una "tematica importante ma
racconta la vicenda con delicatezza, per non farla vivere allo
spettatore come un dramma senza catarsi".
Alla presentazione in Regione sono intervenuti, oltre a
Giorgi, Rappa e agli altri attori protagonisti, tra gli altri,
anche il presidente del Consiglio regionale Dino Latini,
l'assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi, la
neuropsicologa dell'Inrca-Irccs Alessandra Raccichini e Luigi
Contisciani (presidente Bim Tronto). "Ritengo sia di
fondamentale importanza generare una consapevolezza sempre
maggiore sul tema dell'Alzheimer, - ha osservato Latini
sottolineando la valenza sociale dell'iniziativa - al fine di
promuoverne la conoscenza e il suo impatto nella società e nei
nuclei familiari che si trovano ad affrontarla. Rapida perdita
della memoria, disturbi del linguaggio, difficoltà percettive,
disorientamento spaziale e temporale, allucinazioni, deliri di
persecuzione, insonnia, comportamento inadeguato: questi - ha
ricordato - i maggiori sintomi del morbo di Alzheimer, morbo del
quale si sa poco o nulla riguardo le cause, ancor meno sulle
cure. Ciò che si sa è che il mondo della persona che ne è
affetta va piano piano sgretolandosi, lasciando spazio ad un
vuoto intono a lei e ai suoi cari.
Lo strumento del Teatro, con la sua capacità di generare
bellezza e la sua espressività, - ha concluso Latini - ha la
forza necessaria per arrivare al cuore e all'animo delle persone
e per esprimere al massimo il dramma rappresentato da questa
malattia degenerativa". Biondi ha sottolineato l'importanza per
i malati di Alzheimer della stimolazione anche attraverso
l'arte, il teatro, i giardini sensoriali, per far sì che la
malattia proceda più lenta, e la "funzione sociale dei luoghi
della cultura nelle Marche".
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