"Sono stati approvati tutti i programmi presentati per il Fondo Periferie Inclusive che ho fortemente voluto istituire nella legge di bilancio 2023 e che finanzia progetti virtuosi e di rete, a partire dai contesti più problematici e periferici in Comuni con popolazione superiore a 300mila abitanti, con uno stanziamento di 10 milioni di euro".
Lo ha annunciato la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.
"Sono stati svolti diversi incontri tra gli uffici del ministero e i Comuni destinatari per supportare tecnicamente l'elaborazione di programmi di azione virtuosi e generativi - spiega -. Ringrazio tutti i Comuni per l'impegno dimostrato e sono felice che ora si possa passare alla fase pratica per tutte le azioni previste".
Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino sono i dieci Comuni destinatari del finanziamento.
"L'obiettivo è garantire progetti ricreativi, sportivi ma anche di integrazione sanitaria, socio sanitaria e sociale - ha sottolineato Locatelli -, valorizzando il grande lavoro che ogni giorno gli enti del Terzo Settore e dell'associazionismo del territorio svolgono, per dare ad ogni persona la possibilità di vivere pienamente la vita delle nostre comunità. È una grande opportunità che dimostrerà l'importanza di continuare a fare rete a tutti i livelli, per migliorare concretamente la condizione e la qualità della vita delle persone con disabilità, con una malattia cronico degenerativa, oncologica o rara, o con altre difficoltà, e anche per supportare le loro famiglie".
Locatelli ha spiegato che "in Italia siamo nel pieno di una riforma storica in tema di disabilità, della quale ho avuto modo di parlare anche in Europa e in altri Paesi". In un intervento da remoto all'Assemblea nazionale di Ali-Autonome Locali Italiane, che si chiude oggi a Pesaro, ha parlato dei decreti attuativi della legge delega sulla disabilità n. 227 del 2021.
Decreti che vedranno "un ampio coinvolgimento di enti locali e regionali per la formazione, ma anche terzo settore e privati" ha assicurato. "Introduciamo - ha aggiunto - il concetto della persona al centro anche del proprio progetto di vita come dice la Convenzione Onu su diritti delle persone con disabilità, ratificata 15 anni fa: si va dall'accessibilità universale, alla vita indipendente, all'accomodamento ragionevole. Norme - ha sottolineato - che avranno una ricaduta sula vita quotidiana delle persone con disabilità. Persone che hanno diritto di non essere identificate con la propria disabilità o con la propria malattia".
Tra le novità in arrivo l'istituzione della figura di un Garante nazionale delle persone con disabilità, la revisione delle commissioni per la valutazione dell'invalidità civile: "toglieremo la rivedibilità delle visite quando c'è situazione chiara, accertata di disabilità o malattia degenerativa".
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