"Pino Daniele è una buona scelta, ma ovviamente un po' di delusione c'è": Peppino di Capri - raggiunto dall'ANSA - non nasconde di esserci rimasto male per l'assegnazione del premio alla carriera Città di Sanremo all'illustre collega, scomparso quattro anni fa, per il quale, aggiunge, "sarebbe stato più corretto un premio alla memoria e magari anche prima di quest'anno".
La scelta da parte del Comune di Sanremo, in accordo con il direttore artistico Claudio Baglioni, "è ricaduta su Pino Daniele che al Festival è stato solo una volta da ospite, mentre io ci sono andato 15 volte in gara", dice.
Il tono di Peppino di Capri è amareggiato, non polemico. "Mi ero preparato psicologicamente al premio, ma va bene così", aggiunge, ringraziando tutti gli ammiratori che si erano mobilitati anche sul web per sostenere la sua candidatura e i tanti personaggi che si erano esposti per lui, a partire da Maurizio Costanzo, Renzo Arbore e Carlo Verdone. Non crede che possano avere influito sulla decisione le sue dichiarazioni sui migranti semplificate in alcuni titoli giornalistici con una sintesi del tipo: "Sto con Salvini più che con Baglioni" poiché "questo non c'entra con la musica".
Quel premio alla carriera tanto desiderato potrebbe, chissà, arrivare in futuro. Lui non smette di sperarci e conclude: "Mai dire mai".