Parlando a UnoMattina delle critiche sul metodo di voto della canzone vincitrice del Festival di Sanremo, il presidente della Rai, Marcello Foa, ha detto: ''C'è stata una sproporzione, un chiaro squilibrio tra il voto popolare e una giuria composta da poche decine di persone che ha provocato le polemiche. Questo è il vero punto che deve farci riflettere. Questo sistema funziona o no? Va corretto chiaramente anche perchè il pubblico si senta rappresentato''. "C'è stato, come sappiamo un ribaltamento del giudizio e ne va tenuto conto''.
Foa ha poi fatto un bilancio del festival: "Il dato che più mi ha colpito è che abbiamo avuto un livello di partecipazione sui social, ma anche nei dati d'ascolto, da parte dei giovanissimi che mancava da tanti anni". "Soprattutto le ragazze sono state incantate da Sanremo. E questo è molto importante perchè Sanremo è un punto di raccolta dello spirito nazionale e deve rimanere tale per tanti anni a venire. E' l'aspetto piu' incoraggiante per tutti noi" ha sottolineato il presidente della Rai.
Poi parlando a Uno Mattina del monologo genitori-figli di Bisio: "Sono confortato perchè vedo ogni giorno delle famiglie, dei ragazzi veramente splendidi. Dei genitori che mettono veramente l'anima nel far crescere in modo armonioso i propri figli. Però questa società italiana non viene quasi mai rappresentata". "Non voglio polemizzare con Bisio. Però il punto non è un padre molto autoritario o molto permissivo. Non è questa la realtà. La realtà è equilibrare e cercare di essere buoni genitori".
"Alcuni giornalisti (ed è bene dire che solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come 'merde', 'vaffanculo', 'in galera'. Le consideriamo una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio": lo dicono all'ANSA Barone, Boschetto e Ginoble de Il Volo. "Queste persone non hanno portato gloria all'ordine che rappresentano. Il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale".