Irama ha 23 anni, due piume per orecchini e una sensibilità non comune. E' suo uno dei pezzi più d'impatto al prossimo festival di Sanremo: La ragazza con il cuore di latta, storia di abusi familiari, di disagio giovanile. "Ma anche di speranza - sottolinea il giovane cantautore originario di Monza -. Ho sempre detto che sarei andato a Sanremo solo se avessi avuto 'il' pezzo. E il pezzo è arrivato, una notte in Salento. Dopo un incontro con Linda, protagonista immaginaria della canzone". Una canzone nata da una storia vera, "ma non è importante quello. E' più importante il tema delle violenze domestiche. Avevo voglia di raccontare qualcosa che riguarda tante donne, un problema che esiste ma di cui non si parla mai abbastanza. Da cantautore mi concentro sulla verità".
Ma lo sguardo che Irama posa su Linda non è tragico né morboso. "Il mio vuole essere soprattutto un inno di speranza. Nel finale, il cuore che batte nel ventre della ragazza è la vita che nonostante tutto va avanti e ti permette di andare avanti", dice Filippo Maria Fanti (il suo nome all'anagrafe), che dopo aver vinto Amici lo scorso anno (e dopo aver partecipato a Sanremo tra le Nuove Proposte nel 2016, l'anno di Gabbani, Meta, Mahmood "e il mio primo live in assoluto, con una camicia terribile"), quest'anno ha fatto il grande salto "tra i grandi". "Paura? E' normale averne. Serve per tirare fuori quello che hai dentro", aggiunge Irama, che dalla sua avrà sicuramente il televoto delle giovanissime. "Non sto andando per vincere. La gara è importante fino a un certo punto. Ogni canzone ha un suo messaggio, ed è quello che conta. Se dovesse succedere, dedicherei il premio a mia nonna".
La scelta di presentarsi al festival "è stata fatta contro tutti. Perché sarebbe andata a discapito di quello che stavo facendo. Ma non c'erano dubbi sull'opportunità di portare un brano così. Essere tra i big è una responsabilità, e voglio prendermela tutta".
Sul palco insieme a lui ci saranno 6 elementi del coro gospel di Sheritta Duran ("perché l'inciso è come una preghiera"), e per la serata dei duetti Noemi, "con il suo timbro black e soul era perfetta". "Appena ho ascoltato il pezzo di Irama - dichiara l'interprete romana - sono rimasta subito colpita dal testo che con grande onestà affronta un tema così forte come la violenza sulle donne. Qui ancora più duro visto che si parla di una minorenne. La sua Linda non è descritta come una vittima, ma come una ragazza coraggiosa che porta dentro di sé il seme della speranza. La canzone è un inno alla vita".
Il brano sanremese (che nella registrazione in studio vede il contributo del coro gospel di Harlem) sarà incluso nel repack di "Giovani per sempre, nel quale ci sarà anche una versione unplugged di "Bella e rovinata".