Ecco le pagelle della prima serata del 68/o festival di Sanremo in ordine di apparizione:
CLAUDIO BAGLIONI: era atteso alla prova del fuoco del bis. Più sciolto di un anno fa, ma anche più defilato. Canta meno e solo due brani sono i suoi, per il resto si mette al servizio dei superospiti. Debutto in sordina. VOTO: 6.5.
VIRGINIA RAFFAELE: Senza maschere, è difficile riconoscere chi sia. L'accoppiata con Bisio funziona a tratti. Fatica nella griglia di una sceneggiatura già scritta. VOTO 6.5
CLAUDIO BISIO: emozionato all'inizio, si scioglie "strada facendo". Meglio nel monologo su Baglioni "sovversivo" che negli intermezzi con Virginia. VOTO: 6.5
FRANCESCO RENGA - Aspetto che torni: Anche noi aspettiamo lui. E' bravo, piace al pubblico femminile, ma la canzone è modesta. Con la sua voce, meriterebbe di più. VOTO: 5.5
NINO D'ANGELO E LIVIO CORI - Un'altra luce: Accoppiata insolita, ma tutto sommato credibile. Uno al servizio dell'altro: scontro-incontro generazionale. VOTO: 6.5
NEK - Mi farò trovare pronto: Porta una sferzata energica sul palco dell'Ariston. Ma i tempi di Fatti avanti amore sono lontani. Di certo prenota i passaggi in radio. VOTO: 6.5
THE ZEN CIRCUS - L'amore è una dittatura: Tamburi e sbandieratori distraggono dall'ascolto di un brano non semplice. Sono una rock band e non se lo dimenticano. VOTO: 7
IL VOLO - Musica che resta: Tra i più applauditi all'Ariston, con la loro sempiterna linea dura e pura "tradizione e bel canto", buona per l'export in Russia. VOTO: 4.5
LOREDANA BERTE' - Cosa ti aspetti da me: Rock stile Vasco firmato da Gaetano Curreri. Loredana su questo palco si esalta e ci mette anima, cuore e gambe. Magari la prossima volta ci mette anche il look. Ma da lei ci aspettiamo proprio questo. VOTO: 7
ANDREA BOCELLI: Un salto indietro di 25 anni, quando vinse tra le Nuove Proposte. In memoria di quella volta, si rimette al piano per Il mare calmo della sera in duetto con Baglioni. Rispolvera anche la giacca di pelle che poi passa al figlio. VOTO: 9, e non certo per l'importante anniversario. MATTEO BOCELLI: web impazzito per il giovane erede. Bello, bravo, garbato e sorridente. Si farà, ma per quel che si è visto, siamo a buon punto. VOTO: 8
DANIELE SILVESTRI - Argentovivo: Brano d'impatto, anche nella messa in scena, tra banchi di scuola e batteria. Silvestri non sbaglia un festival, e non si smentisce neanche stavolta. Si fa accompagnare da Rancore, che si prende la scena, anzi "spacca". Testo, interpretazione, emozione. VOTO: 8,5
FEDERICA CARTA E SHADE - Senza farlo apposta: Brano orecchiabile, anche troppo. Ti entra in testa e lo canticchi subito. E poi? VOTO: 5
ULTIMO - I tuoi particolari: E' il vincitore in pectore, dopo la vittoria di un anno fa tra le Nuove Proposte e un anno vissuto col piede sull'acceleratore. Qualche incertezza di troppo, ma si vede che è cresciuto. E l'esecuzione al piano gli dà una spinta in più. VOTO: 7
PIERFRANCESCO FAVINO: la domanda è solo una: perché non è stato richiamato per il bis? Delizioso il medley sui musical con Virginia Raffaele. VOTO: 8.
PAOLA TURCI - L'ultimo ostacolo: Anche stavolta è la più elegante di tutti, la più charmant. Ma non basta: anche se la sua interpretazione non delude, il brano non convince fino in fondo. VOTO: 6.
MOTTA - Dov'è l'Italia: E chi non se lo chiede? Motta però c'è, eccome. Esordiente al festival, ma non se è accorto nessuno. Sicuro e tranquillo, sa di avere un bel pezzo. VOTO: 7
BOOMDABASH - Per un milione: Reggae-tormentone al festival. Se non avrà fortuna qui, potrà averla in radio. VOTO. 6.
PATTY PRAVO con BRIGA - Un po' come la vita: Voleva essere un incontro generazionale, diventa distanza siderale. Disallineati, non coordinati, mondi lontani di galassie diverse. Un problema tecnico iniziale non li aiuta. VOTO: 5
SIMONE CRISTICCHI - Abbi cura di me: Intenso, teatrale (nel senso migliore del termine), poetico. I tempi di Ti regalerò una rosa sono lontani, ma il piglio, e la scrittura, sono garanzia di qualità. VOTO: 7
GIORGIA - Un medley da brividi, tra Jovanotti, Ramazzotti e finale da brividi con Whitney Houston. Baglioni l'accompagna, suonando il piano, in Come Saprei, ma Giorgia non teme rivali. Meriterebbe una classifica tutta sua. VOTO: 8
ACHILLE LAURO - Rolls Royce: La scheggia impazzita del festival. Fa sul serio o prende tutti in giro? Nel dubbio, ce lo godiamo così com'è. Esplosivo, maledetto, inafferrabile. VOTO: 7
ARISA - Mi sento bene: E anche noi ci sentiamo bene con lei. Fa prima sognare, poi scatenare. Bentornata Arisa. VOTO: 7
NEGRITA - I ragazzi stanno bene: Non saranno i Negrita di un tempo, ma il loro rock "veterano" non sfigura. E neanche Pau. VOTO: 7
CLAUDIO SANTAMARIA: Annunciato come il quarto componente del Quartetto Cetra, affonda in un terrificante coretto sulla Vecchia Fattoria insieme agli altri tre. Meritava di più. S.V.
GHEMON - Rose viola: Urban soul in salsa rap. Al primo ascolto lascia un po' spaesati. Rimane il beneficio del dubbio. VOTO: 6 EINAR - Parole nuove: E niente. Neanche l'adrenalina della prima sera cambia le carte in tavola. Canzone sbagliata, interpretazione non incisiva. VOTO. 4.5
EX-OTAGO - Solo una canzone: Brano gradevole. Loro anche. Forse potevano spingere di più per non sprecare l'occasione della vita del festival. VOTO: 6 ANNA TATANGELO - Le nostre anime di notte: Molto festival, molto Sanremo. E' a suo agio sul palco. E tanto basta. VOTO: 6.
IRAMA - La ragazza con il cuore di latta: Testo duro che colpisce allo stomaco. Il coro gospel è un valore aggiunto, Irama riesce a mantenere alta l'attenzione nonostante l'ora. VOTO 7
ENRICO NIGIOTTI - Nonno Hollywood: gli affetti familiari in questa ballad minimal, che confermano la buona mano di Nigiotti nella scrittura. VOTO: 6
MAHMOOD - Soldi: in arrivo direttamente da Sanremo Giovani. Si conferma e non delude le aspettative con un brano intenso. VOTO: 6.5.
Menzione d'onore per la SCENOGRAFIA di Francesca Montinaro, che allarga il palco fin nelle prime file (mobili) della platea. Coinvolgente. Menzione di (de)merito per l'AUDIO: si inizia male, malissimo. E si continua peggio. Da casa si scatenano su Twitter. Problemi anche in sala stampa.