Si autodefinisce "distruttore artistico" del Festival, poi debutta all'Ariston come ospite con 'Andiamo a comandare': dopo aver condotto Sanremo Giovani insieme a Pippo Baudo, Fabio Rovazzi 'profana' il palco ed assiste alle dimissioni ironiche del direttore d'orchestra che dice di avere toccato il punto più basso della sua carriera.
"Troppo ignorante?", si chiede poi prova a recitare il testo delle altre sue hit, da 'Tutto molto interessante' a 'Volare', facendone un mash-up, accompagnato da un violinista, prima di lanciarsi in una scatenata versione di 'Faccio quello che voglio' con la complicità vocale di Baglioni e l'incursione a sorpresa di Fausto Leali. Infine un momento commovente: un saluto al padre. "Caro Papà... - dice - Non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Beh volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l'ultima volta non ho fatto in tempo", conclude.