(ANSA) - SANREMO, 4 FEB - "Non sarà un festival politico,
almeno non nell'accezione che si può pensare. Il nostro sarà un
festival che si basa sulle canzoni". Claudio Baglioni sgombra il
campo da ogni dubbio sulla natura che avrà il suo secondo
Sanremo, al via il 5 febbraio. Baglioni definisce Sanremo "un
gran premio della montagna, la cosa più difficile che mi sia mai
capitata nella vita". Quest'anno "duetterò con gli ospiti sulle
loro canzoni o canteremo brani di un repertorio terzo. Apriremo
tre serate con mie canzoni - aggiunge - accarezzando il concetto
di kolossal, di teatro totale sul palco dell'Ariston, un po'
come è accaduto nei miei concerti: avremo coreografie mutuate
dallo show, firmate da Giuliano Peparini, e parte della squadra
di ballerini che mi ha seguito nel tour". Sulle polemiche
relative al conflitto d'interessi, "La clausola di trasparenza,
c'è ed è stata rispettata, il contratto di Claudio Baglioni è in
linea con quello firmato dai direttori artistici precedenti",
dice il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo.