"Prometto di essere me stesso, con garbo": alla vigilia del suo primo festival di Sanremo da conduttore, Claudio Bisio non vede l'ora di "scendere in campo".
E' pronto a seguire la ritualità dell'Ariston, ma "senza snaturarmi: la mia storia la conoscete, ho recitato testi di Pennac, De André, Michele Serra. Se mi avete chiamato è per essere me stesso, con garbo. La mia ultima esperienza in tv, il Saturday Night live, era fatta con il linguaggio degli stand up comedians, anche di turpiloquio, che qui ovviamente non ci può essere", sottolinea. Poi, rispondendo alle domande, precisa con un sorriso: "non parlerò di migranti, ma neanche di Venezuela, di Bolsonaro, del nuovo esame di maturità, del buco dell'ozono. Forse farò qualche battuta sullo spostamento del polo magnetico della terra. Se parlerò della Juve? Non dirò nulla, lo giuro". Bisio non si sottrae all'ansia da festival: "Non pensavo che fosse così Sanremo, eppure l'anno prossimo festeggio 40 anni di carriera".