(ANSA) - SANREMO, 06 FEB - Sanremo 2023 fa il pieno di spot:
la raccolta veleggia verso la cifra record di 50 milioni di
euro. "Il numero definitivo lo diamo domenica, ma siamo vicini"
all'obiettivo, ribadisce Gian Paolo Tagliavia, amministratore
delegato di Rai Pubblicità. "E' un'edizione che promette
molto bene", spiega Tagliavia. "I conti si fanno alla fine, ma
riteniamo già oggi di superare il risultato già molto
significativo dell'anno scorso", quando si raggiunsero 42
milioni di euro.
"Due fattori ci hanno aiutato: la conferma di Amadeus,
arrivata alla fine dello scorso festival, che ci ha consentito
di lavorare per tempo e in maniera certosina a un evento
complesso, grazie a un nome che gode di grande credibilità
presso gli sponsor. E poi il superamento del modello classico
delle sponsorizzazioni, sostituito dalle partnership, che ci
consentono di mettere insieme attività diverse con le singole
aziende, evitando un approccio standardizzato". Accanto a
Tagliavia, i manager dei principali sponsor di Sanremo 2023,
Suzuki, Plenitude, Costa Crociere e Poltronesofà.
Intanto l'ufficio studi di Banca Ifis ha analizzato l'impatto
economico del festival in base ai dati del 2022: ai 42 milioni
di ricavi da raccolta pubblicitaria - risultato per cui si
prevede un aumento di almeno il 9% - si aggiunge un fatturato di
18,4 milioni di euro di impatto diretto sul territorio ligure,
valore che potrebbe crescere nel 2023: hospitality (8,8
milioni), ristorazione (2 milioni), shopping e casinò (2
milioni), trasporti (600.000 euro). "In più, 5 milioni di euro
di contributo Rai al Comune utilizzato sia per investimenti in
loco sia per le spese afferenti le attività e, più in generale,
il territorio".
La ricerca fa il punto anche sull'impatto economico
dell'intero settore dello spettacolo e dell'intrattenimento. Nel
2022 il settore, unendo le attività core (editoria, prodotti per
intrattenimento, ideazione e produzione di spettacolo, artisti)
e quelle funzionali (diffusione di contenuti artistici,
riparazione e restauro, supporto alle rappresentazioni, media di
comparto) ha prodotto oltre 54 miliardi di ricavi, non solo
pareggiando ma addirittura superando del 2% il risultato pre
pandemico del 2019 (52,9 miliardi). Un valore pari all'1,5% del
Pil italiano.
Quanto alla fruizione della musica, un sondaggio di Banca
Ifis dimostra come accompagni molti momenti della quotidianità
degli italiani. La quasi totalità ascolta canzoni mentre si
allena (89%) o durante lo svolgimento delle attività
professionali (85%). Lo scorso anno in Italia i cittadini hanno
dedicato all'ascolto della musica 20,5 ore pro capite a
settimana, in aumento dell'1,4% rispetto al 2021. Anno che ha
registrato un valore del mercato discografico significativo: 332
milioni di euro, con una stima di crescita nel primo semestre
del 2022 del 18%. (ANSA).