(ANSA) - ROMA, 18 GEN - "Dopo cinquant'anni da Anima Mia e 53
dalla nascita dei Cugini, volevamo presentarci a Sanremo,
essendo noi stessi, non con una veste nuova, ma rinnovata. I
Cugini sono i Cugini, con le zeppe, la voce e con tutti i
capelli, che grazie a Dio non ci sono cascati. Non cambieremo
mai: hanno provato in tanti negli anni a convincerci a farlo ma
noi abbiamo saputo cavalcare il tempo rimanendo fedeli a noi
stessi e alla nostra 'anima'". Così i Cugini di Campagna si
preparano a salire sul palco dell'Ariston, in gara al festival
di Sanremo con Lettera 22, brano scritto per loro da La
Rappresentante di Lista, produzione esecutiva Pasquale Mammaro,
produzione artistica Fabio Gargiulo.
I Cugini di Campagna, con l'energia che li contraddistingue e
che non hanno perso, hanno aspettato cinquant'anni ma questo non
poteva non essere il loro anno con il numero 7 a guidare il loro
cammino verso Sanremo. Silvano ed Ivano Michetti, gemelli
diversi come amano definirsi, nascono nel '47, esordiscono negli
anni '70 e il grande successo arriva con Anima Mia nel '73; il
73/o Festival comincia il 7 e termina l'11 febbraio, quando
compiranno 76 anni.
Lettera 22 è scritto per loro da La Rappresentante di Lista a
dimostrazione di come la musica possa dialogare con il passato
con uno sguardo al futuro: "Lettera 22, perché ci piace l'idea
che sia una lettera a dare risalto alle parole di questo brano,
che sono importanti. La Lettera 22 non c'è nell'alfabeto
italiano: un po' come le parole giuste che, spesso non si
trovano per esprimere qualcosa di importante. Il brano parla
proprio di questo: trovare il modo giusto per raccontarsi con
sincerità, per chiedere scusa, per superare un dolore. È anche,
però, il nome di una Olivetti degli anni Cinquanta. A chi si
domanda come mai portiamo un pezzo della Rappresentante di
Lista, rispondo - dice Ivano -: ho 75 anni e da ragazzino quando
mi facevano ascoltare una canzone di uno della mia età, non mi
piaceva. A Sanremo voglio andare dialogando con i giovani".
"Andiamo a Sanremo per divertirci, portare una ventata di
allegria con la speranza che rimanga qualche nota della nostra
canzone". (ANSA).