(ANSA) - ROMA, 28 GEN - La gara, la settimana a ritmo
serrato, i milioni di telespettatori? Macché, a Sanremo niente
fa più paura della scalinata da scendere con i tacchi alti. E
Mara Sattei non fa eccezione. "Se supero le scale, è già un buon
punto di partenza", scherza la giovane cantautrice romana classe
1995, chiamata da Amadeus a debuttare sul palco dell'Ariston tra
i Big con il brano Duemilaminuti, scritta per lei da Damiano
David - che il festival lo ha vinto nel 2021 con i Maneskin - e
composto da quest'ultimo insieme a thasup (fratello di Mara
Sattei, che all'anagrafe è registrata come Sara Mattei) ed
Enrico Brun.
"Non ci conoscevamo. E' stato Damiamo a cercarmi per propormi
questa canzone che aveva scritto pensando alle sfumature della
mia voce - racconta Mara Sattei -. Inizialmente Sanremo non era
nei nostri programmi, ma dopo aver lavorato al brano e averlo
registrato, abbiamo capito che avevamo qualcosa di prezioso tra
le mani".
Un solo suggerimento è arrivato dal frontman dei Maneskin:
"Divertiti e goditi l'esperienza, mi ha detto. E forse è per
questo che sento di non aver paura di niente. O sarà
l'incoscienza", scherza la giovane che vanta 14 dischi di
platino e 1 disco d'oro. L'ultimo dei suoi successi è la colonna
sonora dell'estate 2022, quella Dolce Vita, quattro volte
platino, condivisa con Fedez e Tananai, che guarda caso
ritroverà anche in Riviera (il primo chiamato dagli Articolo 31
per la serata dei duetti, il secondo in gara). Anche l'inverno
non si annuncia da meno. Del resto, nonostante abbia un solo
album all'attivo (Universo, uscito un anno fa), è tra le artiste
più riconoscibili nel panorama musicale italiano, nettamente
declinato al maschile. "Qualcosa sta cambiando, ma tanto ancora
va scardinato nella discografia italiana che numeri alla mano è
dominata dagli uomini - sottolinea Mara Sattei -. In tante
stiamo conquistando il nostro spazio. Basterebbe guardare fuori
dai confini per vedere che la prima artista in top globale è
Miley Cyrus". Mara Sattei, lavorando sodo, ha ricavato la sua
nicchia. "Forse noi donne fatichiamo di più, ma personalmente
non mi sento da meno rispetto ai colleghi. E nessuno per fortuna
finora mi ci ha fatto sentire". (ANSA).