Numero 6 nel ranking mondiale Atp, Matteo Berrettini si è preso l'applauso dell'Ariston: "Non hai sentito il mio battito cardiaco: grazie a tutti, questo è palcoscenico diverso per me, non ho la racchetta, non mi sento tanto a mio agio...", sorride il tennista romano, elegante nello smoking. "Davanti a te - gli dice Amadeus - ci sono solo fuoriclasse come Djokovic, Federer, Nadal, ma prima o poi andranno in pensione". E Berrettini: "Ci sto provando a batterli mentre sono ancora in tour".
Agli Australian Open, dove è stato poi superato in semifinale da Rafa Nadal, "il pubblico non era così. Dopo quattro ore e passa di battaglia ho tirato fuori l'adrenalina, la cattiveria e ho usato l'energia per vincere la partita e questo credo che sia stato apprezzato". Con la fidanzata Ajla si vedono "ai tornei, lei vive in Florida, io in Europa, la mia vita è sempre in giro". Sul palco arriva Fiorello, che ha lavorato con papà Luca Berrettini e saluta tutta la famiglia del tennista in platea. Lo showman ricorda quando da ragazzino sognava di praticare questo sport ("ma mio padre mi disse: o mangiamo, o giochi a tennis") e rivolge un appello a giovani: "Avvicinatevi a questo sport, oggi è diventato accessibile".