(dell'inviata Angela Majoli)
(ANSA) - SANREMO, 07 FEB - "Sono molto emozionata ed onorata
di essere qui". Le prime parole sono di circostanza, il sorriso
è aperto, gli occhioni azzurri tradiscono appena un po' di
agitazione. Ma bastano pochi minuti e tira fuori se stessa:
spontaneità, idee chiare, determinazione. Chiara Ferragni ha
lasciato per un po' la comfort zone di Instagram per affrontare
la diretta tv e il palco più seguito e chiacchierato d'Italia,
co-conduttrice della prima e dell'ultima serata di Sanremo.
"E' un momento importantissimo della mia carriera, mi auguro
di riuscire a esprimere bene il mio messaggio attraverso i miei
interventi: anche gli abiti saranno legati da un comune
denominatore", premette in sala stampa l'imprenditrice digitale,
capelli raccolti, giacca rossa e minigonna nera, al collo il
ciondolo a forma di ferro di cavallo. Amadeus la corteggiava da
tempo: "Non mi sentivo pronta. Poi quest'anno ho pensato che
fosse arrivato il momento giusto. Ho chiesto suggerimenti a
tutti, e tutti mi hanno detto: divertiti, goditela e sii
spontanea. La mia chiave sarà la spontaneità". Sanremo è "un
evento iconico della cultura italiana, ma confesso che ho
cominciato a seguirlo grazie ad Amadeus, che ha saputo costruire
un festival moderno e intergenerazionale. Prima lo conoscevo
perché lo seguivano i miei genitori o persone più grandi di me",
ammette Ferragni, che ha scritto il suo monologo "da sola". Una
lettera a Chiara bambina, con la sua storia e un invito al
coraggio, tutto femminile, di affrontare le sfide e di inseguire
i propri sogni.
Trentacinque anni, 28,5 milioni di follower, l'imprenditrice
digitale che ha rivoluzionato il mondo della moda e non solo,
diventando con il marito Fedez un modello per le nuove
generazioni che usano il digitale come mezzo di comunicazione,
affari e denuncia, sa bene che "l'odio, anche quello social, fa
sempre male, ma è giusto parlarne sempre e non ascoltare le
persone che ogni giorno cercano di buttartelo addosso". Anche
sugli interventi che lei e le altre co-conduttrici porteranno
all'Ariston, a partire dalla pallavolista Paola Egonu - vittima
di attacchi di hater per le sue origini nigeriane - "ci saranno
polemiche e storie, ma l'augurio è che ognuno riesca a portare
il suo messaggio ed è la cosa più importante della serata. Non
mi sorprende che ci sia così tanto hating, ma Paola ha fatto
bene a parlare".
Ferragni ha devoluto il compenso di Sanremo alla Dire, Donne
in rete contro la violenza: la presidente Antonella Veltri e le
operatrici dell'associazione posano accanto a lei sulla
copertina-manifesto di Vanity Fair. "Anch'io sono stata vittima
di violenza psicologica - racconta Chiara -, se ne parla da
troppo poco tempo e può essere anche più subdola. In passato ho
avuto relazioni che non facevano per me, ma cercavo di
giustificare la gelosia, la possessività, il voler decidere al
posto mio, il non poter spiccare per non far sentire il compagno
da meno. A un certo punto ho capito che non funzionava, ma non
aveva conoscenze sufficienti per capire di cosa si trattasse.
Poi, un paio di anni fa, ho letto su Instagram di alcuni
comportamenti tipici di questo tipo di violenza e mi sono
riconosciuta. Ne ho parlato con le amiche e ho capito che è
successo praticamente a tutte: siamo le prime a giustificare
comportamenti che vanno condannati".
Grazie al diario quotidiano su Instagram, dei Ferragnez i fan
pensano di sapere praticamente tutto: "Ma in realtà il 90 per
cento della mia vita non è sui social, ci sono mille altre cose
nella mia giornata che non vengono postate. Per me - insiste
Chiara - vince la naturalezza, ma oltre a quello c'è tantissimo
di più che solo le persone più vicine a me riescono a vedere
nella loro interezza". E sui rischi di sovraesposizione dei
piccoli Leone e Vittoria, replica diretta: "Penso che ogni
genitore sia convinto di fare il meglio per i propri figli. Alla
fine saranno soltanto loro a doverci giudicare: se avrò
sbagliato qualcosa, me lo diranno i miei figli". Quanto ad
alcuni vecchi testi di Fedez, considerati da alcuni misogini,
"potete chiederlo a lui che è qui tutti i giorni. Io sono qua a
rappresentare me stessa, non a rappresentare lui o la coppia".
Con il marito a Sanremo ha scelto case separate: "Abbiamo uno
staff di otto persone a testa, è una questione logistica. Ma ci
vediamo, stiamo insieme abbastanza tempo. Anche lui mi ha dato
consigli, ma è agitatissimo. Gli ho detto: se riesco a non
essere agitata quanto te, sarà un grosso traguardo". (ANSA).