(ANSA) - MILANO, 02 FEB - "Da un lato c'è la questione della
libertà di espressione, un presidente che vuole far sentire la
sua voce e tutti noi siamo con lui e con l'Ucraina. La Rai deve
fare le sue scelte e da editore non voglio mettere becco.
Dall'altro c'è il mio essere cittadino che paga il canone e non
riesco a non essere trasparente: a me che Zelensky" intervenga a
Sanremo "con tutto quello che si deve dire a favore dell'Ucraina
e della situazione che stanno vivendo, non fa piacere. Mi sembra
una ricerca di visibilità che a me un pochino turba, preferirei
di no". Lo afferma l'amministratore delegato di Mediaset, Pier
Silvio Berlusconi.
"Tu mi dici: ma la Rai cosa deve fare? Io non ti posso dire
da editore che non deve farlo andare in onda, onestamente no",
aggiunge Pier Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda in una
conferenza stampa sui progetti nel digitale di Mediaset.
"Sarebbe come se noi bloccassimo tutte le cose che ci sembrano
un po' al limite nei programmi che vanno in onda. Ma da
cittadino c'è un conflitto in ballo, si parla di morti: cosa
c'entra Sanremo?", specifica l'amministratore delegato del
Biscione.
"Non abbiamo alcuna intenzione di fare 'controprogrammazione'
al Festival di Sanremo: evitiamo dopo molti anni il disarmo
assoluto", mantenendo i nostri programmi, spiega ancora.
"Abbiamo visto che durante i mondiali in Qatar i nostri ricavi
non ne hanno risentito e abbiamo deciso di mantenere una
settimana a prezzo normale" e non scontato per la pubblicità.
L'amministratore delegato del Biscione ha ringraziato
particolarmente Maria De Filippi per aver mantenuto inalterato
il 'suo' sabato sera in concomitanza con la serata finale del
Festival. (ANSA).