In merito al messaggio del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo, "non corrisponde al vero che la Rai si è rifiutata di mandare in onda un suo video. Al contrario - sottolinea l'azienda - la Rai si è sempre dichiarata disponibile a raccogliere un intervento in forma video o audio". Come spiegato oggi alla stampa dal direttore dell'Intrattenimento di prime time, Stefano Coletta, e dal direttore artistico del Festival, Amadeus, "è stato l'ambasciatore dell'Ucraina a Roma con il quale entrambi hanno tenuto i contatti ad avanzare la richiesta di far leggere un testo scritto del presidente Zelensky".
"Siamo in contatto quotidiano con l'ambasciatore Melnyk. Siamo giunti alla definizione dell'intervento del presidente ucraino ieri: Zelensky non invierà un video, ma un testo" che sarà letto sul palco da Amadeus. Aveva annunciato nel pomeriggio il direttore dell'Intrattenimento di prime time Rai Stefano Coletta. "Mi sembra complicato poter censurare il presidente. Il controllo di noi dirigenti è preventivo alla messa in onda di ogni programma, ma sorrido all'idea di un dirigente Rai che possa censurare un presidente". Ha continuato Coletta, rispondendo a una domanda sul controllo preventivo della Rai sul messaggio di Zelensky. "Non abbiamo ancora contezza dei contenuti, saremo più puntuali nei prossimi giorni", ha aggiunto spiegando poi che il messaggio verrà letto da Amadeus stesso. "Dal momento in cui nell'intervista tra Vespa e Zelensky è stato annunciato l'interesse del presidente ucraino a parlare agli italiani e quindi siamo stati informati io e il direttore artistico Amadeus, è iniziato un colloquio quotidiano con l'ambasciatore. Nel pomeriggio del 2 febbraio l'ambasciatore ha risposto che il presidente avrebbe preferito inviare un testo, che sarebbe stato letto da Amadeus". Aveva spiegato Stefano Coletta, direttore Intrattenimento di prime time, tornando sull'intervento del leader di Kiev durante il festival di Sanremo.
Inizia la settimana di Sanremo, photocall per Amadeus e Morandi
"Storicamente il festival attira polemiche, anche la politica può cercare visibilità. Ognuno esprime quello che vuole, non lo dico per sembrare democratico ad ogni costo, tutti hanno la libertà di esprimere la propria parola, il pensiero come facciamo con il calcio. Concordo sulla totale libertà, ma quando poi si accende il festival spesso le polemiche svaniscono come di colpo". Lo dice Amadeus in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulle polemiche che hanno preceduto il festival. Il direttore artistico legge poi una frase tratta da un calendario: "Le parole possono giudicare ciò che dici, ma crederanno a ciò che fai".
Sanremo 2023 "sarà un festival in sequenza con i precedenti ma molto differente, grazie al gran lavoro che Amadeus fa sulle canzoni. Abbiamo definito i precedenti tre festival sempre in funzione degli accadimenti del paese: il primo anno è stato una festa, il secondo c'è stata la reclusione, il terzo una fase ancora di incertezza. Arriva ora questo quarto festival nelle piene funzioni che l'espressione artistica finalmente può portare". E' l'analisi di Stefano Coletta, direttore dell'Intrattenimento di prime time della Rai. "Sarà un festival non tanto della rinascita, perché forse siamo già rimati - ha spiegato Coletta - ma un evento che vuole portare festa e consapevolezza nelle case degli italiani. Nei testi delle canzoni ho trovato questa urgenza di dire, di non perdere tempo, c'è desiderio di raccontarsi senza pudore, specie giovani nei artisti che hanno vissuto una fase complicatissima, il silenzio relazionale e allora si mettono in gioco con leggerezza e profondità". In cinque serate Amadeus "ha saputo creare - secondo Coletta - una narrazione democratica in tutte le direzioni, davvero ce n'è per tutti come il servizio pubblico deve fare, sintonizzandosi con il paese, dalle fasce più giovani alle più anziane. Sarà una grande festa fatta di memoria, commozione, allegria, sobrietà e semplicità che contrassegnano questo padrone di casa, accompagnato da un artista come Morandi che ha fatto la storia della musica".
Prima lo imita, poi lo prende in giro: incursione di Fiorello in conferenza a stampa a Sanremo, al telefono con Amadeus. Nel mirino dello showman, il linguaggio aulico del direttore dell'Intrattenimento di prime time Rai Stefano Coletta. "Non abbiamo capito una cippa", dice Fiorello tra le risate. "Te lo spiego dopo in privato", la risposta divertita di Coletta.
"Non sono d'accordo con le critiche, ma il pezzo di Rosa Chemical magari diventerà quello preferito dai suoi figli e dopo tutto questo lo ballerà anche lei". Così in conferenza stampa a Sanremo Amadeus risponde a una domanda sulle critiche che l'esponente di Fdi Maddalena Morgante ha rivolto qualche giorno fa alla presenza del rapper tra i Big dell'Ariston, considerato 'uno spot al gender e alla fluidità'.
"Il numero definitivo lo diamo domenica, ma siamo vicini" all'obiettivo dei 50 milioni di raccolta pubblicitaria, record assoluto per Sanremo, "siamo sulla buona strada". Lo ha ribadito Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di Rai Pubblicità, rispondendo a una domanda nel corso della prima conferenza stampa ufficiale del 73/o festival, al via domani. "E' un'edizione che promette molto bene", ha spiegato Tagliavia, affiancato dai manager dei principali sponsor del festival, Suzuki, Plenitude, Costa Crociere e Poltronesofà. "I conti si fanno alla fine, ma ritentiamo già oggi di superare il risultato molto significativo dell'anno passato", quando la raccolta toccò i 42 milioni di euro. "Due fattori ci hanno aiutato - ha aggiunto l'ad di Rai Pubblicità -: la conferma di Amadeus, arrivata alla fine del festival, che ci ha consentito di lavorare per tempo e in maniera certosina a un evento complesso, grazie a un nome che gode di grande credibilità presso gli sponsor. E poi il superamento del modello classico delle sponsorizzazioni, sostituito dalle partnership, che ci consentono di mettere insieme attività diverse con le singole aziende, evitando un approccio standardizzato".
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