La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in platea al teatro Ariston è "una notizia sensazionale, strepitosa, senza precedenti. Un sigillo alla grande melodia italiana": lo dice all'ANSA Massimo Ranieri, da poco insignito con l'onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica italiana. "Grazie al grande Mattarella! Tutti noi dobbiamo qualcosa al Festival di Sanremo. Il suo gesto meraviglioso è un grande riconoscimento di altissima qualità".
Roberto Benigni farà un intervento in apertura del Festival in omaggio ai 75 anni della Costituzione italiana. Gianni Morandi canterà invece l'inno nazionale e domani, con Ranieri e Al Bano, realizzerà l'atteso, inedito terzetto in cui ognuno proporrà le sue hit. Le prove sono state soddisfacenti. "È come cantare tra di noi, a casa o in una stanza di albergo. Una cosa naturale. Ci lega una grande amicizia e stima", racconta Ranieri. "Siamo il napoletano, il pugliese e il bolognese. Tra di noi ci chiamiamo così, sembra una barzelletta...", sorride. "Un bel trio assortito. Spero che sia un bel momento anche per il pubblico. Un momento che ha un sapore un po' di nostalgia canaglia, direbbe Al Bano, perché - conclude Massimo Ranieri - ci riporta la memoria a bei momenti delle nostre vite".