"Non si dorme più. C'è anche Fiorello la notte, sarà un Sanremo h 24, pieno di vita a tutte le ore": lo promette Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival per la quarta edizione consecutiva, dopo aver tagliato il nastro inaugurale di Casa Sanremo. "Ne parlavo con il sindaco, la città è ancora più affollata che negli anni pre Covid. È incredibile. Abbiamo passato momenti terribili quando, dopo la mia prima edizione del 2020, con la pandemia la città si era svuotata. Sono state due edizioni, soprattutto quella del 2021, segnate dal Covid. Oggi - aggiunge Amadeus - la gente ha voglia di vita, di lustrini, pailettes, feste, glamour, musica, ricchi premi e cotillon, anche se la musica, a dire il vero, non ha mai smesso di farla da padrona, anche nelle edizioni più difficili", sottolinea, alla luce del successo internazionale, ad esempio, dei Maneskin partito proprio dal Festival a porte chiuse, con la platea e la galleria dell'Ariston deserte, dell'edizione più buia.
Rivedere la folla delle grandi occasioni è uno spettacolo che mette buon umore a tutti. "Ritrovare tanta gente e tanta stampa è una grandissima gioia. Inizia una settimana imperdibile che ricorderemo, ne sono sicuro", promette Ama. Uno dei suoi obiettivi, condivisi dal Comune, era quello di dare alla città la possibilità di vivere il Festival, anche al di fuori del tempio del teatro Ariston. Sarà così, con Casa Sanremo, il palco di piazza Colombo, la nave e tanti eventi collaterali. Il clima gioioso di questi giorni riporta Amadeus ai tempi in cui iniziò a bazzicare il Festival. "Questa atmosfera mi fa ricordare quando, da ragazzino, venivo a Sanremo per fare interviste e c'erano molte feste, molto movimento a tutte le ore. Abbiamo superato momenti drammatici ma non abbiamo mai mollato.
Complimenti a Vincenzo Russolillo, patron di Casa Sanremo, per la passione - ha concluso - e per tutti i successi raccolti lavorando insieme".