Il comparto residenziale cagliaritano, seppur con dinamiche leggermente diverse rispetto al passato, osserva netti segnali di ripresa che fanno ben sperare, grazie al supporto del settore bancario che si conferma un'esigenza irrinunciabile per la maggioranza delle famiglie italiane. E' quanto emerge dal 3/o Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2021 di Nomisma.
Gli ultimi mesi del 2021 sono connotati da segnali di miglioramento del mercato residenziale cagliaritano, soprattutto per quanto riguarda le compravendite. In aumento, infatti, il numero di scambi, percepiti in crescita dagli operatori interpellati da Nomisma. L'indagine evidenzia un dato che si è consolidato negli ultimi anni: le famiglie cagliaritane hanno la tendenza a privilegiare l'acquisto alla locazione. Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, a Cagliari si registra una netta ripresa degli scambi, che nel primo semestre registrano un +47% tendenziale. Il consolidamento delle compravendite è dovuto principalmente ad acquisti per la prima casa o per sostituzione, sebbene sia necessario ricorrere al finanziamento da mutuo.
In crescita i valori in tutte le zone cittadine con picchi del 2,3% e 2% semestrale rispettivamente in semicentro e centro. Pur di concludere la trattativa si è disposti a concedere uno sconto maggiore rispetto al passato e pari in media al 13%. In sensibile calo i tempi di vendita che si attestano intorno ai 4,8 mesi in media. Dinamico anche il segmento della locazione, che consolida le percezioni degli ultimi semestri con una domanda di affitto principalmente orientata verso le aree semicentrali e periferiche della città. La domanda è per lo più orientata agli immobili usati a causa dei valori immobiliari del nuovo che tendono a crescere, portandosi su livelli poco accessibili per la maggior parte dei cittadini. Dopo i primi mesi del 2021, in cui le quotazioni manifestano timidi segnali di ripresa, nella seconda parte dell'anno si osserva anche una crescita dei canoni pari in media al +0,4%. I tempi medi per concludere un contratto di affitto si riducono a 2,5 mesi, mentre il rendimento medio da locazione lordo risulta pari a 5,8%.
Per il 2022 c'è ottimismo. I buoni risultati osservati nella seconda parte dell'anno sono di buon auspicio tant'è che il 57% degli operatori del settore interpellati ritiene che si ritornerà su livelli migliori di quelli del pre-Covid. Si percepisce una continua crescita degli scambi, sia nella compravendita che nella locazione, associata ad un ulteriore incremento dei valori immobiliari.
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