Il nuovo decreto legge contro le frodi fiscali in edilizia blocca i cantieri già avviati. E anche in Sardegna incertezza e burocrazia rallentano l'attività di imprese, committenti e studi professionali. È la denuncia di Confartigianato imprese Sardegna.
"Bene il contrasto alle frodi - spiegano i vertici dell'associazione - ma attenzione a non penalizzare le aziende serie e i cittadini onesti. Il sistema dei bonus edili in 20 anni ha creato lavoro, economia e risanato il patrimonio immobiliare".
Dal 12 novembre scorso per comunicare all'Agenzia delle Entrate la cessione del credito o l'applicazione dello sconto in fattura, sono necessari il visto di conformità e una attestazione di congruità della spesa rilasciata da un tecnico abilitato. Anche relativamente a lavori già svolti o in corso di esecuzione.
"Per i piccoli lavori edili - spiega la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna Maria Amelia Lai - in pratica sono state introdotte norme, le asseverazioni, che valevano per il bonus 110% e il bonus facciate, condizione che sta mettendo in seria difficoltà le piccole imprese non abituate a tale carico burocratico".
Secondo gli ultimi dati disponibili sulle detrazioni, nel 2018 in Sardegna, per ristrutturazioni ed ecobonus sono stati attivati investimenti per 390 milioni di euro. Edilizia, installazione di impianti e altri lavori specializzati nelle costruzioni, produzione di manufatti per l'edilizia e i servizi immobiliari e degli studi professionali di ingegneria e architettura: il Sistema Casa della Sardegna, secondo i numero di Confartigianato, offre lavoro a oltre 22mila imprese, di cui 13mila artigiane, e più di 40mila addetti.
La richiesta: correttivi alla norma e un immediato documento interpretativo.
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