Tornano le piogge anche in Sardegna, colpita negli ultimi tre mesi, come il nord d'Italia, da un'estrema siccità. A dirlo sono le mappe mensili dello Spi-Standardized Precipitation Index, che quantifica il surplus o il deficit di precipitazioni (siccità) rispetto alla climatologia dell'area in esame.
Anche utilizzando lo Spei (Standardised Precipitation Evapotranspiration Index), che analizza la carenza delle piogge insieme all'effetto dell'evaporazione dal terreno e della traspirazione dalle piante, si nota che la siccità negli ultimi 12 mesi ha interessato anche la Sardegna a causa delle temperature più alte della media dalla primavera 2021 ad oggi.
Prendendo in considerazione lo Spi, l'Isola mostra un indice negativo superiore a -2 sui tre mesi, cioè "siccità estrema", in base al bollettino sviluppato all'interno del progetto europeo Interreg IIC-Siccità e pubblicato dall'Ispra. Un fenomeno che è meno accentuato sulla costa centro e sud orientale della Sardegna, ma più evidente nella parte centrale (piana di Ottana) e nel Sassarese occidentale, tra Porto Torres e Alghero, come evidenza anche la mappa pubblicata dall'Arpas lo scorso 2 aprile. Nel lungo periodo (6/12 mesi) però, la situazione tende a migliorare passando da un quadro moderatamente siccitoso nel nord ovest dell'Isola a valori nella media nel resto della regione.
Secondo l'Arpas, tuttavia, non c'è allarne: "le condizioni di umidità dei suoli - spiega l'Agenzia - rispondono alle precipitazioni su una scala temporale relativamente breve; al contrario la portata fluviale e l'accumulo nelle falde riflettono le anomalie di pioggia su periodi più lunghi. Lo stesso impatto della siccità, quindi, può essere valutato sotto differenti aspetti: ambientale, economico o sociale". Da giovedì sono comunque attese nuove precipitazioni in Sardegna per l'arrivo di una perturbazione atlantica che darà ristoro soprattutto alle campagne.
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