Dopo tre anni di fermo per i lavori di costruzione e ammodernamento, costati oltre 50 mln di euro di fondi regionali, il termovalorizzatore di Tossilo, nella zona industriale di Macomer, riprenderà a funzionare il 14 novembre e gestirà i rifuti del centro nord Sardegna, con una capacità di smaltimento annuo di 66 mila tonnellate.
La notizia è arrivata nel corso dell' incontro convocato oggi a Nuoro dal prefetto Luca Rotondi al quale hanno partecipato Andrea Rubattu, assessore all'Ambiente e Urbanistica del comune di Macomer, Antonio Delitala , presidente della Tossilo Spa-Tecnoservice che gestirà l'impianto, Mario Zacchino, commissario liquidatore del Consorzio industriale proprietario al 98% della società, e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
"Dopo una interlocuzione serrata con gli assessorati regionali all'Industria e all'Ambiente, il prefetto ci ha dato questa ottima notizia - commenta Rubattu - La Regione si farà carico di circa 5 mln di euro di debiti pregressi della Tossilo e la società potrà tornare a lavorare con i suoi 28 dipendenti che erano stati assorbiti provvisoriamente da alcuni comuni del cricondario. Si è così scongiurato il fallimento della società e tutto ciò che ne sarebbe derivato per il futuro dei lavoratori e per gli ulteriori passaggi utili a ricercare un nuovo soggetto gestore".
"La Tossilo è stata messa in grado di avviare il nuovo termovalorizzatore e riprenderà a smaltire i rifiuti di mezza Sardegna - sottolinea il presidente della spa - Il nuovo impianto è un fiore all'occhiello dell'Isola e risolverà i tanti problemi sul tema smaltimento, oltre a dare occupazione crescente quando inizierà a funzionare a regime. Non possiamo che esprimere soddisfazione per la notizia".
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