È in dirittura di arrivo il
percorso verso la nascita della Consulta regionale Giovani in
Sardegna che riunisca tutti gli organismi giovanili isolani
facendoli confluire in un unico ente. La prima pietra è la
costituzione di un coordinamento temporaneo, che scadrà tra un
anno, e il lancio del censimento finalizzato ad avere i dati e
tracciare un quadro di tutte le consulte create dai comuni.
Un percorso nato oltre dieci anni fa con la creazione della
rete Tessiu, che riunisce 160 consulte di tutte le province, per
dialogare con la Regione e avere voce all'interno delle
politiche giovanili. "Il primo passaggio è dotarsi di una
struttura giuridica e amministrativa che possa rispondere alle
principale esigenze di costituzione della Rete - spiega Umberto
Guiso, presidente delle Consulte del nuorese -, una volta
compiuti i primi passaggi sarà necessario estendere il confronto
e il coinvolgimento a tutte le consulte presenti nella rete,
creando gruppi territoriali e stimolando la nascita di nuove
consulte nelle province".
Il momento è favorevole, secondo i responsabili, anche in
vista della proposta di legge di riforma delle politiche
giovanili attualmente in discussione in Consiglio regionale. "La
Sardegna è ancora oggi una terra in cui le nuove generazioni
scappano al ritmo del dopoguerra, in cui il tasso di
invecchiamento si accresce inesorabilmente e in cui la voce
degli under 35 non trova spazio di rappresentanza, né in
assessorati, né tantomeno in commissioni su misura", sottolinea
Gian Luca Atzori, alla guida della rete.
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