Due anni fa due fucilate furono esplose contro la stazione forestale di Seui danneggiando le serrande del garage. Ora dopo una complessa indagine gli uomini del nucleo investigativo polizia ambientale - forestale dell'ispettorato di Lanusei, comandati dall'ispettore superiore Marello Antonio e coordinati dal commissario capo Leonardo Pilia, hanno scoperto un pericoloso sodalizio criminale dedito al traffico di armi clandestine utilizzate soprattutto per la caccia di frodo nelle ore notturne nelle campagne di Seui. Sei persone, tutte del posto e di età compresa tra i 23 e i 53 anni, sono state denunciate con l'applicazione della misura cautelare dell'obbligo di dimora firmata del Gip Paola Murru su richiesta della pm. Valentina Vitolo. I sei dovranno stare a casa dalle 20 alle 6 del giorno successivo.
Durante l'attività d'indagine gli investigatori di Lanusei e la stazione forestale di Seui sono riusciti sequestrare otto fucili, altri 4 calibro 12, tutti con matricola abrasa, tre pistole e centinaia di munizioni e torce nastrate alle canne delle armi, oltre ad arnesi da taglio per la macellazione clandestina. E' stato sequestrato inoltre un tubo fucile normalmente utilizzato per la caccia di frodo, nonchè una mezzena di cinghiale abbattuto illegalmente.
Secondo quanto accertato degli inquirenti, gli indagati, in quasi tutte le notti estive, individuavano i luoghi di transito di animali selvatici come cinghiali, cervi, daini e mufloni, per poi abbatterli e vendere le carni nel mercato cagliaritano.
I reati contestati vanno dal possesso al traffico di armi clandestine, all'autoriciclaggio, al riciclaggio delle carni, alla violazione in materia di armi e delle leggi sulla caccia.
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