Quasi 500 metri quadri tra
giardino e villetta completamente illuminati a giorno da 50 mila
led, una cassetta per le lettere nella quale i bambini possono
inserire le loro richieste e un grande presepe sulla soglia. La
casa di Babbo Natale si trova a Senorbì, a circa 40 km da
Cagliari, nel Sud Sardegna. Tra le colline della Trexenta,
nell'antichità il granaio di Roma, a soli 200 metri di
altitudine, questa cittadina di quasi 5mila abitanti ospita da
una quindicina di anni una vera e propria attrazione per le
feste natalizie. E' l'abitazione della famiglia Spiga: marito e
moglie settantenni, appassionati del Natale hanno realizzato un
sogno fatto di decorazioni che spaziano dal muro di cinta al
tetto e persino sugli alberi.
Una casa, situata all'ingresso del paese, che ogni giorno
viene visitata da circa 200 persone (si sale sino a 1500 nei
weekend) che arrivano da ogni parte della Sardegna. "Purtroppo
io e mia moglie non siamo riusciti a trasferire questa passione
ai nostri figli - chiosa Ignazio Spiga - ogni anno cambio
qualcosa ma è una passione che esiste da sempre. Inizio a
pensare al progetto da marzo poi il tutto viene smontato dopo
l'8 gennaio. Le luminarie rimangono accese circa per 50 giorni,
assorbendo solo 2kw".
Le luci si accendono ogni giorno alle 17 e si spengono a
mezzanotte, ma nei giorni vicino a Natale la casa rimane sempre
accesa. Quando poi la famiglia Spiga è a casa e ci sono dei
bambini che vengono ad ammirarla, il signor Ignazio e la moglie
aprono i cancelli per fare entrare i più piccoli. Ogni anno
l'installazione, arricchita dalle immancabili musiche natalizie,
viene impreziosita con altre luci. Novità di quest'anno alcuni
animaletti e una grande renna luminosa, ma Ignazio Spiga sta già
pensando in grande: "vorrei realizzare, a giorni prefissati, una
nevicata artificiale e ho già acquistato un nebulizzatore".
Ignazio Spiga, titolare di un'azienda che si occupa di lavori
elettrici, ha portato la sua passione anche fuori dalle mura
domestiche: "come regalo la mia famiglia allestisce ogni anno le
luminarie della chiesa parrocchiale di Senorbì".
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