A otto giorni dalle elezioni, è terminato il lungo scrutinio delle 751.296 schede degli elettori sardi. Cominciate lo scorso lunedì e proseguite fino a martedì pomeriggio, le operazioni di spoglio hanno avuto uno stop per poi proseguire nei rispettivi uffici elettorali dei tribunali di competenza, a causa di 19 sezioni che non avevano completato in tempo. Oggi la chiusura dei conteggi e l'inizio della fase due, con l'esame, sempre nei singoli tribunali, dei verbali dei seggi necessario a verificare i documenti e le operazioni svolte.
Il risultato finale si attesterebbe su un vantaggio per Alessandra Todde di circa 1.600 voti su Paolo Truzzu, rispetto a un divario iniziale di 2.615 preferenze. Lo conferma la stessa presidente in pectore, che in serata sui social vuole rasserenare l'atmosfera: "Tutto procede nel rispetto delle procedure previste, il tribunale ha completato l'esame delle sezioni mancanti e lo scarto rimane di circa 1.600 voti". Da alcune analisi ufficiose, tra i partiti del centrosinistra, a venir fuori da queste 19 sezioni mancanti sarebbe un voto a favore del centrodestra concentrato in diversi paesi molto piccoli, in cui Truzzu avrebbe recuperato il gap. In altre sezioni, specie nelle città, il vantaggio resterebbe, invece, pressoché immutato per la leader del campo largo.
Ma il dato resterà ballerino fino a che tutti i tribunali non avranno inviato i propri plichi alla Corte d'Appello di Cagliari, che dopo un'ulteriore verifica, stilerà il verbale definitivo con la proclamazione degli eletti. Al momento è solo una circoscrizione che ha chiuso i controlli sui verbali e ha inviato il plico a Cagliari. È l'Ogliastra, con il tribunale di Lanusei, mentre si attendono da domani quelli di Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio Pausania e Cagliari. Tempi ancora lunghi, dunque, per una proclamazione che si attende intorno alla metà di marzo, in linea con quanto accaduto già cinque anni fa quando tra lo spoglio e la proclamazione di Christian Solinas passarono 23 giorni.
Operazioni lunghe e macchinose che secondo Massimo Zedda, leader dei Progressisti, si potrebbero evitare con l'aumento di seggi già nelle prossime elezioni amministrative. Nulla invece dal fronte opposto: il centrodestra resta silenziosamente in attesa dei dati ufficiali, solo dopo deciderà il da farsi. Consapevole che eventuali ricorsi al Tar, specifici e circostanziati sulle schede contestate, dovranno partire solo dopo la proclamazione ufficiale, mentre si avvierà il cammino della nuova giunta. Alessandra Todde, infatti, nel suo post, mentre esorta alla pazienza e all'attesa dell'esito finale, fa sapere di essere operativa "con la coalizione per arrivare pronti al momento dell'insediamento". "Discontinuità, presenza di donne e competenze" sono le linee guida che seguirà la prossima governatrice sarda che tra qualche giorno andrà a celebrare la Giornata internazionale della donna in Abruzzo, per la chiusura della campagna elettorale di un campo più largo rispetto a quello sardo, e dovrà farlo certamente da presidente in pectore e non ancora proclamata.
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