Stato di emergenza regionale per
attuare i primi interventi urgenti, per contrastare gli effetti
della grave crisi idrica in Sardegna. La Giunta regionale, su
proposta della presidente Alessandra Todde, ha appena approvato
la delibera che dà avvio all'iter declaratorio.
Attraverso successive ordinanze di protezione civile,
adottate dalla stessa presidente della Regione, anche in deroga
alla normativa regionale, verranno presi i primi provvedimenti
per i quali sono disponibili diverse risorse. Ad integrazione
degli stanziamenti per il 2024 già disponibili e pari a due
milioni di euro, ci saranno ulteriori fondi "per la gestione
dell'emergenza in atto, rinviando a successive ordinanze di
protezione civile la ripartizione delle risorse medesime tra i
soggetti competenti sulla base delle analitiche quantificazioni
dei fabbisogni".
Nel frattempo le direzioni generali dell'Agenzia regionale
del distretto idrografico della Sardegna, Lavori pubblici,
Protezione civile e Agricoltura e Riforma agro-pastorale
predisporranno una relazione tecnica "affinché possa essere
attivata, qualora ne ricorressero i presupposti, la richiesta al
presidente del Consiglio dei Ministri per la dichiarazione dello
stato di emergenza nazionale".
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