Dall'azzeramento delle commissioni
parlamentari potrebbero emergere nuovi equilibri nonostante si
avvicini la fine della legislatura, anche alla luce
dell'evoluzione del quadro politico. Ieri i capigruppo hanno
ricevuto la nota con cui la Presidenza ha comunicato la
decisione, che è stata assunta, si legge, dopo la richiesta
fatta in aula: ad avanzarla era stato tre giorni fa il
capogruppo del M5s, Nuccio Di Paola, e subito condivisa dal Pd.
Entro mercoledì i capigruppo dovranno trasmettere alla
segreteria generale i rispettivi elenchi con i nominativi
seguendo lo schema predisposto dalla Presidenza.
Alla nota è allegata una tabella con la redistribuzione dei
posti assegnati ai partiti, in base a un calcolo matematico (il
numero complessivo in rapporto alla consistenza dei singoli
gruppi). Al M5s vanno 20 posti, 17 a Forza Italia, 9 a Lega e
Pd, 8 a DiventeràBellissima, 5 Udc, Attiva Sicilia, Popolari e
autonomisti e Misto, 4 a Fratelli d'Italia e Sicilia Futura. I
gruppi più piccoli non saranno rappresentati in alcune
commissioni: FdI fuori da Sanità, Ambiente Cultura; Sf dovrà
'accontentarsi' di BilancioSanità, Ambiente e Ue, nessun
commissario dell'Udc al Bilancio, As esce dalle Attività
produttive.
Dopo la composizione delle commissioni, ognuna si riunirà per
eleggere l'ufficio di presidenza. Fari puntati soprattutto sulla
commissione Bilancio (l'attuale presidente è Riccardo Savona,
tra gli 'ortodossi-dissidenti'), manca un mese e mezzo alla
scadenza dell'esercizio provvisorio e l'Ars dovrà affrontare
l'ultima manovra finanziaria di questa legislatura. Dalla
commissione inoltre transiteranno le misure che il governo
Musumeci metterà in campo a valere sul Pnrr, un plafond di due
miliardi di euro.
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