Il fiume Palma, a
Palma di Montechiaro, nell'agrigentino è nero e irriconoscibile.
Sulla sua riva ci sono decine e decine spigole (anche di 4 o 5
chili) morte. Il disastro è stato documentato, con foto e video,
dall'associazione ambientalista MareAmico. A recarsi sul posto è
stato il responsabile Claudio Lombardo. "Ancora una volta le
acque di vegetazione della molitura delle olive sono state
scaricare illegalmente, devastando un fiume", afferma
Dopo che negli anni passati il nucleo Anticrimine Natura dei
carabinieri del comando provinciale di Agrigento aveva stangato
tutti i titolari degli oleifici della provincia che non
rispettavano le regole, questo 2025 sembrava essere all'insegna
della tutela dell'ambiente. Non è stato però, purtroppo, così.
"Stanno uccidendo il fiume Palma - ha commentato Lombardo - .
L'uscita del fiume è ostruita, queste acque pertanto non sono
finite in mare. Le acque di vegetazione, l'ultimo stato della
molitura delle olive, sono un veleno - ricorda ancora una volta
il responsabile di MareAmico - . Sono 200 volte più inquinanti
delle fognature e uccidono la flora e la fauna perché
sottraggono l'ossigeno".
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