di Max Firreri
Vela, vento e mare. In poche
parole: senso di libertà assoluta, vissuto ancora con più gusto
in questo tempo di pandemia. Mentre a "casa sua", nel club di
Torretta Granitola, a Campobello di Mazara, da domani prenderà
il via la prima tappa del Campionato nazionale di wing foil,
Francesco Cappuzzo, 23 anni, palermitano, si prepara a nuove
sfide. Francesco è cresciuto a Capo Puzziteddu, la punta che
guarda il faro di Capo Granitola, il punto della costa siciliana
più vicino alla Tunisia, dove si incontrano venti e correnti,
uno dei più ventilati dell'isola. Da qui è iniziata la sua
carriera: "È stato mio papà a farmi innamorare del windsurf -
racconta - a 7 anni ho partecipato alla prima gara europea
juniores e arrivai primo".
Passione e impegno non sono mai mancati a Francesco. Dagli 8
anni - e sino ai 16 - è stato otto volte campione italiano di
windsurf freestyle, nel 2009 è stato vice campione mondiale
della stessa specialità, nel 2011, invece, diventa vice Campione
italiano wave, categoria Open. Su 365 giorni l'anno, pochi sono
quelli durante i quali Francesco non si tuffa in mare per
allenarsi o gareggiare. "Ogni giorno è una nuova esperienza -
racconta il giovane - quando mi sveglio, avendo la fortuna di
vivere col mare di fronte, vedo che vento tira e subito sono in
acqua per allenarmi". Studi completati al Liceo Scientifico di
Palermo, Francesco ha scelto la carriera sportiva che conta. Dal
2014 ha iniziato a praticare il kitesurf, piedi sulla tavola e
la vela-aquilone che serve per prendere velocità. Anche in
questa specialità Francesco ha fatto incetta di successi. Dal
2015 al 2019 è stato vice campione italiano ma non ha mai
abbandonato la passione per il windsurf. Così nel 2017 si è
piazzato tra i migliori 12 atleti al mondo della specialità
nella categoria Open.
L'ultima novità nella carriera di Francesco Cappuzzo è
arrivata un anno fa e si chiama wing foil: una nuova disciplina
che consiste nel gestire un'ala svincolata dalla tavola e senza
cavi, da tenere direttamente con entrambe le mani. Di piccole
dimensioni, la tavola per i più esperti monta una pinna da
hydrofoil (come quelle utilizzate nell'ultima edizione della
Coppa America) con diverse possibilità di set up, in base al
livello del rider. "È una sfida a tutto campo col vento - spiega
Francesco Cappuzzo - dove si mette alla prova preparazione
fisica ed esperienza".
Il giovane palermitano, lo scorso dicembre, si è piazzato 5°
nella prima e unica tappa del Mondiale a Tarifa, in Spagna. Da
domani il primo spettacolo di vele ed evoluzioni sulle onde in
Sicilia, a Capo Puzziteddu, nel territorio di Campobello di
Mazara, in provincia di Trapani, per la prima tappa del
Campionato italiano di wing foil. Francesco Cappuzzo farà gli
onori di casa: "Chi da tutto il mondo è venuto in questo angolo
di Sicilia se ne innamora - dice - dune naturali di sabbia,
vento tutti i giorni e poi tanto sole". In tempo di pandemia una
boccata di speranza per tornare presto alla normalità.
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