(di Ruggero Farkas)
(ANSA) - PALERMO, 03 SET - "Vinceremo col 41% più Iva. Volete
un altro scenario: se non vinciamo i nostri deputati non
appoggeranno alcun governo, non siamo sul mercato. Se avessi
voluto questo avrei accettato la proposta di vicepresidente
della Regione che mi ha fatto il Centrodestra o di presidente
dell'Ars. Non parliamo dell'offerta di fare il ministro per il
Sud con 5 seggi pur di fermare l'operazione che sto portando
avanti a livello nazionale . Spero di ottenere 2 o 3 senatori e
2 o 3 deputati. Se otteniamo questo risultato passiamo alla
Storia". Il candidato alla presidenza della Regione siciliana,
Cateno De Luca, ex deputato regionale, ex sindaco di Messina,
leader del movimento Sicilia vera, è convinto di vincere le
elezioni e di ottenere un ottimo risultato per il suo movimento
che corre, oltre che con altre liste, coi simboli "De Luca
sindaco di Sicilia" per le regionali e "De Luca sindaco
d'Italia" per le politiche.
Anche sul programma ha le idee chiare. "Semplificazione,
abolizione degli otto uffici decentrati regionali, come genio
civile, demanio, sovrintendenze - spiega il candidato - Farò un
ufficio unico regionale provinciale con un unico responsabile,
naturalmente abolisco sotto al profilo dell'organizzazione:
accorpo. Da sindaco di Messina quando mi sono insediato avevo 23
dirigenti e 20 dipartimenti in sei mesi li ho ridotti a 9
dirigenti e 8 dipartimenti e in un anno la città è diventata la
più virtuosa d'Italia in capacità di spesa e di pagamento
fattura. Bisogna eliminare gli uffici regionali periferici che
per la politica rappresentano 72 posizioni da spartire dopo le
elezioni. Eliminare le Asp come dicono i 5S? No. Ma ci vuole una
centrale unica per le cose comuni a tutte le province come
l'acquisto di prodotti medici o medicinali". Per quanto riguarda
l'emergenza rifiuti, De Luca sostiene che "bisogna puntare sulla
differenziata ma un termovalorizzatore è necessario: se noi
dobbiamo raggiungere il 65% di differenziata la frazione secca
che rimane riesce ad alimentare un solo impianto. A Messina
quando mi sono insediato avevo 8% di differenziata sono arrivato
al 60% ho eliminato i cassonetti e l'umido l'ho dovuto portare
in provincia di Mantova e i risparmi che ho conseguito li ho
bruciati a causa di Musumeci. Messina è stata premiata come
prima città d'Italia per la raccolta di carta e cartone". Il
leader di Sicilia vera è convinto anche che bisogna puntare sul
turismo cambiando strategia. "La Sicilia ha il maggior numero di
km di costa balneabile con 130 comuni ma abbiamo solo 14
bandiere blu, una presa quando ero sindaco di Santa Teresa Riva:
una vergogna. Per poter ottenere la bandiera blu la qualità dei
servizi dev'essere elevata, si valuta la pulizia delle acque, le
condizioni dell'arenile, la raccolta differenziata ed è
necessario il servizio di controllo delle spiagge. Tutto ciò
manca: se vai a Rimini queste sono le prime cose che si notano".
De Luca annuncia anche "un'operazione verità" sul Bilancio
regionale "che è falso". "Ci sono debiti occultati - spiega -
nelle società partecipate e in quelle strutture che da 30 o 40
anni sono in liquidazione. Tutte queste cose non sono rilevate
nel bilancio regionale. E' da 5 anni che i lavoratori ex Ipab
non prendono lo stipendio: in quale bilancio è scritto? In
nessuno".
Il leader di Sicilia Vera svela infine di aver ricevuto
richieste per candidare ex deputati o assessori anche in cambio
di denaro. "Nessun illecito - dice - ma pressioni in stile
mafioso, pressanti. Ho rifiutato tutto anche 100-150 mila euro
che in campagna elettorale servono". Il politico, ribattezzato
"Scateno" De Luca per i suoi appariscenti e irruenti modi di
condurre comizi e dibattiti, ritiene che le notizie scritte
sulla esclusione delle sue liste, rivelatesi non vere, facciano
parte di un piano contro di lui, di una "operazione
provocazione" creata ad arte per danneggiare il suo movimento, e
difende il video con il quale ha ricoperto di insulti un
giornalista scatenando le reazioni degli organismi di categoria.
"E' stato fatto apposta. Sono stato al gioco. Per capire chi
fossero gli ideatori. Ognuno ne risponderà nelle sedi
opportune", dice. (ANSA).