(di Massimo D'Antoni)
(ANSA) - SCIACCA, 09 NOV - Alieu Kamassa ha 24 anni, è
originario del Gambia, ed è sbarcato in Sicilia nel 2015, dopo
avere attraversato il Mediterraneo insieme ad un gruppo di
connazionali a bordo di un gommone. Marco Cosentino di anni ne
ha 22, è di Caltanissetta, proviene da una situazione familiare
particolarmente difficile. Si sono conosciuti a Sciacca
(Agrigento), dentro la comunità alloggio gestita dalla
cooperativa sociale Arcobaleno. È stato là che sono diventati
grandi amici. Adesso sono anche soci in affari. È stata
inaugurata ieri sera, con tanto di benedizione dell'arciprete
locale Giuseppe Marciante, la gelateria caffetteria di cui
entrambi sono titolari, in via Emilio Ravasio, in pieno centro
abitato.
"Abbiamo realizzato il nostro sogno, d'altronde sognare non
ci ha mai fatto paura", dice Alieu. Che, una volta giunto a
Sciacca, 7 anni fa, ha voluto compiere con determinazione tutti
i passi necessari verso l'integrazione, studiando (dopo il corso
di alfabetizzazione si è diplomato ragioniere) e, poi, lavorando
(la mattina in un'industria ittico conserviera, il pomeriggio in
giro per le pescherie dell'hinterland a distribuire pesce di
Sciacca alla guida del furgone di un'azienda ittica locale).
Adesso Alieu è in attesa di potere ottenere anche la
cittadinanza italiana.
"Questo investimento è il mio riscatto personale", spiega
Marco. Che ha nel lavoro la sua stella polare, avendo fatto il
cameriere in bar e pizzerie e accumulando esperienze in fabbrica
nel Friuli e in Inghilterra. I due amici hanno investito i loro
risparmi, che sono riusciti a mettere da parte con il lavoro.
"Bisogna essere previdenti, sbaglia chi spende tutto quello che
guadagna", aggiunge il giovane originario del Gambia. "Giovani
anagraficamente, ma molto maturi nello spirito", dice Lillo
Cucchiara, il loro tutor all'interno della comunità alloggio.
Che si è accorto della loro voglia di darsi da fare, aiutandoli
nella loro impresa, occupandosi di tutti i necessari adempimenti
burocratici necessari per l'apertura della loro attività
commerciale. "Hanno puntato a crearsi un loro futuro, hanno
sempre avuto la voglia di non dipendere dagli altri, sono
orgoglioso di loro", sostiene commosso Cucchiara. "Per noi
l'aiuto di Lillo è stato fondamentale, io se potessi lo
chiamerei papà", dice Marco. Sul dibattito riguardante gli
approdi dei migranti Alieu ha un'opinione chiarissima: "Tutto il
mondo è paese, ovunque ci sono persone perbene e persone
cattive, è sempre sbagliato generalizzare". (ANSA).