Smorza i toni sullo scostamento di bilancio dicendo che "non è un tabù" anche se bisogna stare attenti al debito. E rilancia, come ricetta immediata e nazionale contro il caro bollette, il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell'energia elettrica che, osserva: "Dimezza il prezzo delle bollette e costa molto meno". Quindi chiede di avere prima possibile notizie certe sui fondi russi ai partiti e critica Enrico Letta per i suoi attacchi a Varsavia, perchè, spiega: "non c'è un' Europa di serie A e serie B". Sono i passaggi cruciali dell'intervista a Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di Fratelli d'Italia, nel corso del Forum Ansa. Al centro della campagna elettorale la notizia che arriva dall'intelligence americana secondo cui la Russia avrebbe trasferito segretamente 300 milioni di dollari per finanziare partiti e politici stranieri in oltre una ventina di Paesi a partire dal 2014.
E Fazzolari chiarisce subito la posizione di Fratelli d'Italia al riguardo: "Le ingerenze russe fuori dai loro confini - sottolinea - sono un dato di fatto e riguardano la sicurezza nazionale: del resto diffondere fake news è sempre utile perchè è un modo efficace per far calare la fiducia dei cittadini verso l'informazione. Ora se sono stati finanziati partiti nell'occidente è bene saperlo". Poi, però, sul tema dei rapporti con Kiev, Fazzolari non solo ribadisce la linea unitaria del centrodestra ma punzecchia i suoi avversari politici: "I fatti dicono che il centrodestra ha votato sempre a favore delle armi in Ucraina: nel programma comune la nostra linea su questo punto è inequivocabile. Non è così nel campo largo dove c'è chi chiede lo stop all'invio delle armi contro la Russia".
Quindi lancia una stoccata al leader dem sempre sul tema dell'Ue: "Letta continua a dire che c'è una Europa di serie B e da qui a prendere le distanze da una Polonia eventualmente aggredita il passo è breve". Il secondo tema che tiene banco ormai da settimane è quello del caro bollette. Un dibattito che vede Lega e Fdi su fronti opposti: Matteo Salvini chiede immediamente uno scostamento di bilancio, mentre Giorgia Meloni definisce questa soluzione come "un extrema ratio", preoccupata delle possibili conseguenze per le casse dello Stato. Fazzolari ribadisce il punto, cercando di smorzare lo scontro tra i due leader ma sostanzialmente senza fare passi indietro.
A suo giudizio lo scostamento di bilancio "non è un tabù". " Ma - avverte - abbiamo un debito alto molto alto, attorno al 150% e se gli investitori reputano che il governo sia attento alla crescita non è un problema, altrimenti rischiamo di essere attaccati dalla speculazione finanziaria. Se sarà necessario si farà ma prima bisogna valutare bene". Tuttavia, Fazzolari, propone una soluzione che a suo giudizio il governo può assumere subito: "Prima dello scostamento - rilancia l'esponende FdI - facciamo il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell'energia elettrica".
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