Chiamare a raccolta tutti gli stakeholder per fare il punto ogni anno sullo stato delle "energie" economiche, professionali, sociali, fisiche e mentali del Paese. L'istituzione di una Giornata nazionale dell'energia è la prima delle cinque proposte del Manifesto per superare la crisi energetica che accompagna a Roma, a Villa Blanc, la Convention inaugurale della Fondazione Guido Carli dedicata al tema "Energie coraggiose. Forze che fanno muovere il mondo". Il documento, si legge in una nota, è il contributo di idee a supporto dell'azione di governo offerto dalla Fondazione, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese, della cultura, della salute e dello sport che si confronteranno durante l'appuntamento.
"Liberare le energie migliori di questa nazione è tra le sfide più impegnative che abbiamo davanti. Per farlo abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, abbiamo bisogno anche di fare squadra. Le porte di questo governo sono e saranno sempre aperte al contributo e alle proposte che arriveranno dai corpi intermedi, dalle categorie produttive, dai mondi economici e produttivi, dai think tank, dalle istituzioni culturali e da tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questa nazione": così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio alla Fondazione Guido Carli. "Voglio salutare la Fondazione Guido Carli, la sua presidente Romana Liuzzo e il suo presidente onorario Gianni Letta per questo invito. Mi dispiace molto - ha detto Meloni - non essere riuscita a partecipare in presenza ai vostri lavori, ma ci tenevo comunque a portare il saluto del Governo e il mio personale contributo". Per liberare le energie migliori "ci stiamo impegnando, noi con voi. Per questo - conclude la premier - sono molto contenta di iniziative di questo tipo e sono contenta che da queste iniziative vengano fuori anche molte idee e molte proposte per il governo della nazione".
"L'ho detto tante volte, proprio in rapporto alla crisi energetica, ne sono convinta sempre di più ogni giorno - ha detto la premier -: da questa crisi l'Italia può uscire più forte, può uscire più autonoma di prima, ma per farlo deve avere coraggio, visione, guardare oltre, immaginare una strategia di lungo termine. Penso ad esempio alla possibilità che abbiamo di rilanciare la nostra produzione nazionale di energia o a quella di rendere il nostro Mezzogiorno una sorta di hub di approvvigionamento energetico dell'intera Europa. Sarebbe imperdonabile perdere occasioni come queste".
"Ho voluto affrontare la questione del momento con un approccio olistico, che sappia guardare non soltanto all'energia come bene economico primario, ma anche alle energie necessarie a una transizione ecologica giusta e inclusiva, che non lasci indietro nessuno", ha spiegato Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli. "Il mio sogno è la nascita di una Giornata nazionale dell'Energia che sia preceduta da assisi territoriali, sorta di "stati generali" che potrebbero partire dalle principali città, a cominciare da Roma e Milano. Per superare la tragedia della pandemia l'Italia ha messo in campo e dimostrato al mondo le sue qualità migliori. Sono convinta - sottolinea - che anche davanti a questa nuova crisi, con la guerra che è tornata a portare rovina e distruzione nel cuore del Vecchio Continente, daremo il meglio di noi. Basta saper attingere dal patrimonio di 'forze generative' presenti in tutti gli ambiti, che ci hanno permesso di crescere al 6,6% nel 2021 e di chiudere il 2022 presumibilmente al 3,4%: solidarietà, intelligenza collettiva, competenze, innovazione, responsabilità, inclusione, Europa. Le parole e i valori di mio nonno, Guido Carli".
Il Manifesto, discusso alla Convention, si articola in cinque proposte.
Una Giornata nazionale dell'Energia
1) La questione energetica investe aspetti diversi ma profondamente interconnessi: l'economia, la sicurezza nazionale, la sostituzione tecnologica, le trasformazioni sociali, le nuove competenze e il sistema formativo. La transizione ecologica posta al centro dello sviluppo del Paese dal Pnrr e dal Next Generation EU richiede un approccio olistico. La prima proposta è istituire una Giornata nazionale dell'Energia, in cui chiamare a raccolta tutti gli stakeholder e fare il punto annuale sullo stato delle "energie" nel Paese.
Le energie rinnovabili
2) La spinta alle energie rinnovabili, insieme al risparmio energetico e all'economia circolare, è stata accelerata dalla guerra in Ucraina, perché i costi della nostra dipendenza dal gas russo sono emersi con netta evidenza. Eolico, fotovoltaico, geotermia, biomasse e idrogeno hanno ancora enormi margini di crescita in Italia. La seconda proposta è redigere un poderoso piano di semplificazioni normative e amministrative per agevolare e velocizzare gli investimenti sui progetti di rinnovabili e il "salto verde" del Paese.
Le energie di rete
3) Per assicurare maggiore stabilità alle fonti rinnovabili, lo sviluppo di tecnologie innovative è assolutamente necessario. Nel frattempo, l'Italia non può fare a meno del gas e delle infrastrutture, come i rigassificatori, in grado di sostituire le forniture dalla Russia e di riempire gli stoccaggi. La terza proposta è scommettere senza esitazioni sulle reti infrastrutturali indispensabili per garantire la nostra sicurezza energetica.
Le energie professionali
4) La transizione ecologica richiede competenze professionali specifiche per essere compiutamente realizzata, sia nella pubblica amministrazione sia nel settore privato. Le nuove professioni green sono già molto ricercate e spesso introvabili. La quarta proposta è investire sull'istruzione, con particolare attenzione alle discipline STEM (scienze, tecnologie, ingegneria e matematica), e sulla connessione tra sistema formativo e mondo del lavoro per disporre di tutte le energie professionali che servono alla transizione green.
Le energie sociali
5) La transizione ecologica è un cambiamento che comporta sacrifici e profonde trasformazioni sociali. Per questo è indispensabile riservare particolare attenzione al benessere delle organizzazioni e delle persone, a cominciare dai giovanissimi, perché nessuno sia lasciato indietro. La quinta proposta è adottare un Piano nazionale pluriennale per le energie mentali, che contempli l'ampliamento dell'accesso alle cure per la salute mentale, l'attivazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro di sostegno psicologico e percorsi di ascolto, la promozione dello sport come formidabile strumento di benessere fisico e psicologico. La Convention del 2 dicembre - insignita della Medaglia del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - sarà aperta dalla Presidente Romana Liuzzo, cui seguirà il saluto istituzionale del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e l'avvio dei lavori da parte di Gianni Letta, Presidente onorario della Fondazione Guido Carli. Tre i momenti principali della convention: il primo, dedicato a "Crisi e innovazione", avrà come protagonista Claudio Descalzi, amministratore delegato Eni; il secondo, "Editoria in movimento", prevede un faccia a faccia tra Urbano Cairo e Gentili; il terzo, "Energie pro-positive: tra etica e sviluppo", vedrà la moderatrice guidare un dibattito con Domitilla Benigni, Ceo & Coo Elettronica, lo psichiatra Paolo Crepet, Sergio Dompè, presidente Dompè Farmaceutici SpA, Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato, Stefano Sala, amministratore delegato Publitalia '80, e Giovanni Malagò, presidente Coni. L'evento sarà trasmesso anche in diretta streaming su ansa.it, corriere.it, tgcom24.it e sulla pagina Facebook della Fondazione Guido Carli.