Preoccupa l'Oms, secondo cui è la più grande epidemia della storia di questo virus e rischia di fare decine di migliaia di vittime in Africa, l'Onu ma anche tutti i governi mondiali, contagiati prima ancora che dal virus dalla paura del suo arrivo. Quella di Ebola nell'immaginario collettivo è 'la madre di tutte le epidemie', quella che più si avvicina alle immagini catastrofiche di film e letteratura.
Iniziata in Guinea, probabilmente dopo il contatto con un pipistrello infetto, si è estesa a diversi altri paesi africani, Sierra Leone, Liberia, Nigeria, e ora è sbarcata anche in occidente, prima negli Usa, e ora anche in Spagna.
Il principale problema, spiega chi è stato in Guinea, è che le popolazioni locali non si fidano dei medici, nascondono i pazienti, e addirittura considerano il ricovero in ospedale una 'sentenza di morte', anche se è dimostrato che invece un intervento precoce può aumentare le chance di guarigione, che altrimenti sono appena del 10%.
Per affrontare questa e le altre emergenze in Italia è attiva una rete di monitoraggio continuo che in poche ore può isolare un paziente 'sospetto'. Un esempio recente si è avuto durante l'operazione Mare Nostrum, con un caso sospetto di vaiolo che per fortuna si è dimostrato essere solo varicella, ma il rischio si ha sempre, avvertono gli esperti, anche quando qualcuno torna da un viaggio in paesi 'esotici'.