Dopo le notizie che indicano il Vaticano come prossimo obiettivo dell'Isis, "abbiamo fatto ulteriori verifiche e a noi non risulta", anche se "il Vaticano è stato più volte citato dall'autoproclamato Califfo dell'Isis e sono apparse immagini con la bandiera nera sul Cupolone". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano a Radio 24. "Nel sistema di relazioni con le autorità di sicurezza degli altri Paesi - ha spiegato Alfano - abbiamo fatto verifiche e a noi non risulta. Ma purtroppo - ha aggiunto - il Vaticano è stato citato più volte dall'Isis. Ecco perché non sottovalutiamo nessuna ipotesi, neanche quella più tenue".
"Attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio". Padre Federico Lombardi smentisce che il Vaticano abbia ricevuto "segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi". "Non è quindi il caso di alimentare preoccupazioni non motivate", aggiunge. "Contrariamente a quanto diffuso da alcuni organi di informazione, non è vero che la Santa Sede abbia ricevuto segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi", dichiara il direttore della sala stampa vaticana. "Si conservano i normali e opportuni contatti fra servizi di sicurezza, che facendo riferimento alla situazione attuale invitano ad attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio", prosegue. "Non è quindi il caso di alimentare preoccupazioni non motivate - aggiunge padre Lombardi -, che possono inutilmente turbare il clima di vita e di lavoro, e ciò anche nell'interesse dei tanti pellegrini e turisti che quotidianamente frequentano il Vaticano".
"Non c'è al momento nessun riscontro sulle minacce al Vaticano ma l'allerta è massima". A dirlo il capo della Digos di Roma, Diego Parente, interpellato in merito alle notizie di un rischio di attentato terroristico in Vaticano. "Su quest'ultimo allarme non è stata trovata ancora conferma", ha detto.
Il servizio di sicurezza attorno al Vaticano è stato comunque rafforzato. "In Vaticano il servizio era già cospicuo e sostanzioso - ha proseguito Parente - adesso è stato rivisto come tutto il sistema di sicurezza della città che comprende tutti gli obiettivi sensibili presenti a Roma e che sono numerosi".
Intanto a Roma sono stati rafforzati i dispositivi di sicurezza al Ghetto e alla scuola ebraica. "I servizi sono stati rimodulati e potenziati davanti a tutti gli obiettivi sensibili" ha detto Parente. Tra gli obiettivi sensibili anche le ambasciate, monumenti, luoghi culto e redazioni di giornali e tv.