Ha deciso di aspettare la lettura della sentenza che avrebbe deciso della sua vita a casa, a Bisceglie, insieme al padre e alle persone più care. Lì per lì non si rende conto, è incredulo Raffaele Sollecito. Poi un esplosione di gioia e di pianto. "Sono immensamente felice che quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà", dice. Sollecito arriva in Cassazione alle 9 insieme ai suoi legali Giulia Bongiorno e Luca Maori.
Con lui anche la fidanzata Greta e il padre Francesco con la sua compagna. Non parla, è teso. Ascolta le parole del suo avvocato che ne chiede l'assoluzione: "Raffaele è un puro che si vede coinvolto in vicende spettacolari e gigantesche delle quali, come Forrest Gump, non si rende conto. Assolvetelo!", dice la Bongiorno. Poco dopo mezzogiorno, quando comincia la lunga camera di consiglio, parte per la Puglia. Si accavallano le indiscrezioni: c'e' chi dice che è a Trani pronto a consegnarsi in carcere in caso di condanna, c'e' chi dice che non si è mosso da Roma. Solo in serata si saprà che si trova nella casa di famiglia a Bisceglie. E' arrivato in auto, insieme con il padre, e subito si rinchiude nella villetta, in via Carrara il Vuolo.
Davanti all'abitazione c'è un'auto della polizia e un gruppo di giornalisti. Sulla sua pagina Facebook, per tutta la giornata, i tanti che credono nella sua innocenza lo scrivono a caratteri cubitali: "Innocenti", è la parola che ricorre più spesso, con la sua immagine talvolta accumunata a quella di Amanda Knox. In molti lasciano messaggi di incoraggiamento all'ingegnere pugliese sul suo profilo. Alcuni sono in inglese. "Good luck for today. Raffaele" scrive Petra. "Ti ho visto in tv questa mattina e il mio cuore si spezza solo per voi" le parole di Stacy. Nessun post invece da parte di Raffaele, che ieri aveva ringraziato per gli auguri per il suo compleanno. "Pieno di speranze - aveva aggiunto - per un futuro migliore per me, per tutti gli innocenti che gridano giustizia e per tutte le persone costrette a vivere nell'attesa di liberarsi da un incubo".
Alle 22.37 la notizia dell'assoluzione. Quando l'avvocato Bongiorno riesce a parlare con Raffaele lui è frastornato, incredulo. Il padre Francesco, che gli è stato accanto per tutta questa lunghissima odissea giudiziaria durata otto anni, piange. "E' finita...è finita.. Stiamo piangendo di gioia. Da domani ricomincia la nostra vita. Mio figlio potrà finalmente pensare al suo futuro", dice. E aggiunge: "noi siamo sempre stati vicini alla famiglia di Meredith. L'unico responsabile - dice ancora, riferendosi a Rudy Guede - sta scontando la pena". Poi arrivano le parole di Raffaele. Una gioia indescrivibile, la sua. "Sono immensamente felice". E poi il ringraziamento a quei giudici che gli hanno "restituito libertà e dignità". "Finalmente posso riprendermi la mia vita", aggiunge. "Finalmente non dovrò più occuparmi di carte giudiziarie e posso tornare alla normalità".