L'Italrugby soffre ma riesce a portare a casa la vittoria nel 2/o match di Coppa del Mondo giocato a Leeds: Canada battuto 23-18. IL TABELLINO (FOTO)
Soffre ma vince l'Italrugby contro il Canada: al termine di una partita equilibrata, e piena di errori, gli Azzurri ottengono quel successo che consente loro di continuare a sperare nel passaggio ai quarti della Coppa del Mondo. Dopo il mediocre esordio contro la Francia la nazionale di Jacques Brunel era attesa al riscatto. Che a Leeds è arrivato, ma solo parzialmente. Nel punteggio, perché la vittoria contro il Canada - considerate anche le attuali condizioni degli Azzurri oltreché le assenze di Andrea Masi e capitan Sergio Parisse - non poteva essere data per scontato. Meno nella prestazione. Ancora tante, troppe sbavature in una partita vinta più per esperienza, e demeriti canadesi, che non per chiara superiorità tecnico-tattica. A Elland Road l'Italia mette in campo orgoglio e cuore, ma poco altro.
Sbaglia insolitamente tanti placcaggi (addirittura 31), subisce il vantaggio territoriale dei canadesi (58%) e il loro maggior possesso palla (59%), è vulnerabile in mischia, disordinata e confusa nella trequarti. Il passaggio del turno resta (teoricamente) aperto, ma domenica prossima contro l'Irlanda - tra le favorite per la vittoria finale - l'epilogo appare inevitabilmente già scritto. Il Canada, rivoluzionato da sei cambi rispetto all'esordio mondiale perso contro l'Irlanda, parte meglio, smanioso di imporre la sua fisicità. E dopo un calcio trasformato da Nathan Hirayama arriva anche la prima meta: spettacolare cost-to-cost di Daniel Van Der Merwe, che scambio con Ciaran Hearn prima di schiacciare tra i pali. La più bella meta dei mondiali.
L'Italia ha il merito di avere un'immediata reazione: Edoardo Gori suona la carica, la meta è di Michele Rizzo. Metabolizzato lo spavento, il finale di frazione esalta gli Azzurri: una meta di Carlo Canna viene giustamente annullata, due calci di Tommaso Allan ribaltano il punteggio. Chi si illude che l'inerzia della partita sia definitivamente girata, si sbaglia perché ad inizio ripresa, nel giro di un minuto, l'Italia rischia il tracollo. Ma se la meta di Mark Evans è buona, quella di Phil Mackenzie è viziata da un avanti che solo il TMO riesce a smascherare. Superata la burrasca, l'Italia rialza la testa, trascinata anche da un ottimo Mauro Bergamasco che timbra così il suo quarto mondiale. E con Gonzalo Garcia firma la meta del definitivo contro-sorpasso. Fino all'ultimo il Canada spera nel miracolo stile-Giappone, ma all'Italia basta ritrovare un minimo di ordine difensivo per reggere l'urto e portare a casa una vittoria che salva l'onore, e poco altro.