"Io sono convintissimo che se le carte fossero rimaste a Milano noi avremmo scoperto il sistema della corruzione, avremmo scoperto tangentopoli una decina di anni prima rispetto a quello che è successo". E' quanto ha dichiarato in un'intervista a RadioRai Gherardo Colombo, l'ex pm che sequestrò gli elenchi della P2 a Castiglion Fibocchi, aggiungendo che "alcune cose che Gelli aveva scritto nel suo piano di rinascita si sono progressivamente nel tempo realizzate". "Le indagini giudiziarie sono state spostate con grandissima rapidità da Milano a Roma", ha ricordato Colombo, che ha spiegato che in quegli elenchi "di nomi ce ne erano tanti, c'erano i nomi delle persone di quasi tutti coloro che appartenendo ai servizi di sicurezza avevano depistato le indagini sulle stragi, c'erano i nomi di ministri, di parlamentari, di generali di carabinieri, di magistrati, c'era tutta la linea di comando del Corriere della Sera". Secondo Colombo, Gelli "conosceva tante cose di tante persone. Noi oltre agli elenchi abbiamo trovato anche 36-37 buste sigillate dallo stesso Gelli e ciascuna delle quali conteneva una notizia di reato".