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Da Eternit a Calciopoli a Stamina, i processi caduti sotto la scure della prescrizione

Da Eternit a Calciopoli a Stamina, i processi caduti sotto la scure della prescrizione

Colpo di spugna anche per Scajola e De Gennaro per la mancata scorta a Biagi e a Berlusconi per il caso Mills

09 maggio 2016, 12:04

Redazione ANSA

ANSACheck

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Eternit, Calciopoli, Stamina, Mills, scorta a Biagi. Sono solo alcuni dei grandi processi caduti sotto la scure della prescrizione che il governo, a fatica, sta cercando di riformare. Sono diversi i casi in cui gli imputati di grandi procedimenti scelgono, per dimostrare la propria innocenza, di rinunciare a questo strumento che, da impulso alla velocizzazione dei processi in Italia si è di fatto trasformato in 'scappatoia'. Ecco cinque esempi di procedimenti finiti con il colpo di spugna della prescrizione.

   ETERNIT - Per la Cassazione il processo torinese per le morti da amianto era prescritto prima ancora del rinvio a giudizio dell'imprenditore svizzero Schmideiny. Secondo la Cassazione "a far data dall'agosto dell'anno 1993" era ormai acclarato l'effetto nocivo delle polveri di amianto la cui lavorazione, in quell'anno, era stata "definitivamente inibita, con comando agli Enti pubblici di provvedere alla bonifica dei siti". "E da tale data - prosegue il verdetto - a quella del rinvio a giudizio (2009) e della sentenza di primo grado (13/02/2012) sono passati ben oltre i 15 anni previsti" per "la maturazione della prescrizione in base alla legge 251 del 2005". Annullati i risarcimenti alle vittime.

  CALCIOPOLI - Il 25 marzo 2015 dopo nove anni di udienze la Cassazione lascia con un pugno di mosche in mano l'accusa del processo calciopoli, pur non cancellando dubbi e certezze di una vicenda che ha avvelenato il calcio italiano. Reati estinti con la prescrizione per i due principali attori, Luciano Moggi e Antonio Giraudo, ex direttore generale e amministratore delegato della Juventus. La sentenza della Corte di Cassazione su Calciopoli è arrivata per dire che tutto quanto accaduto era fuori tempo massimo. La giustizia sportiva nel 2006 invece aveva già emesso i suoi verdetti.

  PROCESSO MILLS - Tra i diversi reati proescritti nei processi a carico di Silvio Berlusconi c'è quello di corruzione in atti giudiziari a carico dell'avvocato David Mills. Per i giudici della corte di Cassazione il reato fu commesso l'11 novembre del '99 («quando Mills, in proprio, e non come gestore del patrimonio altrui, fornisce istruzioni per il trasferimento dei circa 600 mila dollari dal fondo di investimento Giano Capital al fondo Torrey») e non il 29 febbraio dell'anno dopo (solo in quella data, per i giudici della Corte d'Appello di Milano, Mills avrebbe intascato i 600 mila dollari girati dal manager Fininvest Carlo Bernasconi, deceduto, allorché si intestò quote del Torrey global fond). 

  MANCATA SCORTA A MARCO BIAGI - Nel maggio del 2015 è stata dichiarata l'estinzione per prescrizione delle accuse nei confronti di Claudio Scajola e Gianni De Gennaro per la mancata scorta a Marco Biagi, ucciso dalle Br nel 2002. Erano indagati per cooperazione colposa in omicidio colposo. Il primo ne rispondeva in qualità di ministro dell'Interno e autorità nazionale di pubblica sicurezza dal 10 gennaio 2001, il secondo quale capo della Polizia e direttore centrale di pubblica sicurezza dal 26 maggio 2000, già vicecapo della Polizia e direttore centrale della Criminalpol dal 1994. 

  STAMINA - Il 19 ottobre 2015 è stato dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione nei confronti di Davide Vannoni, accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte per un contributo di 500 mila euro, ottenuto e poi revocato. Il giudice ha recepito l'impostazione dei difensori di Vannoni secondo cui il tentativo di truffa ai danni della Regione Piemonte si sarebbe consumato nel 2007, all'atto della richiesta, e non nel 2008. Gli otto anni trascorsi hanno quindi fatto scattare la prescrizione del reato. 

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