"Ho dei figli minori, non ho niente da dire. Vi denuncio". Maria Concetta Riina, la maggiore dei quattro figli di Totò Riina, lo ha detto ai giornalisti arrivando insieme all'avvocato Luca Cianferoni alla sezione di Medicina Legale dell'ospedale Parma, dove è stata fatta l'autopsia del padre, boss di Cosa Nostra.
"Non posso parlare, ho dei figli minori, tre bambini piccoli che vedono la foto della madre sui giornali. Forse voi non avete capito. Ho dei figli da tutelare, per cortesia smettetela" ha ripetuto, accerchiata da fotografi e cameramen, chiedendo "rispetto per il dolore di una famiglia" e non rispondendo alla richiesta di spiegare il messaggio postato ieri su Facebook, dove invitava al silenzio.
A quanto si apprende la figlia di Riina era stata poco prima in Procura a Parma, dove era stato conferito l'incarico per l'esame medico legale per cui la famiglia ha nominato un proprio consulente tecnico. Maria Concetta quindi è entrata nell'istituto, 'scortata' dal suo legale e accompagnata da personale delle forze dell'ordine.
TERMINATA L'AUTOPSIA SUL CORPO DI RIINA
Anche la vedova di Totò Riina, Ninetta Bagarella, e il figlio Salvo hanno raggiunto l'istituto di Medicina Legale di Parma. "Fatemi camminare, non vi voglio neanche vedere", ha detto Ninetta Bagarella ai cronisti. E' durata poco meno di 30 minuti la visita dei familiari alla salma del capomafia.
Gli agenti hanno identificato alcuni uomini nei pressi dell'obitorio, intenti ad osservare i tanti giornalisti e teleoperatori. Almeno due di questi erano siciliani e hanno spiegato di essere semplici curiosi. "Da siciliano cosa penso di Riina? - ha detto uno di loro ai cronisti - Tutto quello che si dice sulla stagione della mafia, io non l'ho mai sentito. Ci sono state delle stragi, c'è stata quella di Falcone e poco prima ci sono passato per quella strada, potevo incapparci pure io. Qui c'è una persona che è morta, è stata condannata: basta. Per me è morto un papà, che ha quattro figli".